Tesei e Coletto perdonate se mi permetto
Tesei e Coletto scusate se mi permetto.
Il problema non è facile da risolvere e vorrei proporlo alla Presidente della Regione Tesei e all'Assessore Coletto, due che potrebbero fare la differenza nel risolvere il piccolo problema, che mi permetto di sottoporre, con speranza di chiarimento.
C'è un umbro che lavora da mesi in USA, a New York per l'esattezza, ha passato la pandemia lì e si è vaccinato a New York. Libero di girare in USA decide di ritornare per una vacanza a Perugia. Prende l'aereo, atterra a Fiumicino e torna a casa. Per chi transita dall'America non c'è obbligo di quarantena o tampone, c'è l'accordo e in fondo, dallo scalo di partenza è tutto regolare, adulto e vaccinato.
Il problema nasce a Fiumicino dove gli dicono: si adoperi per il greenpass perche la sua vaccinazione in America non vale per ottenere il greenpass all'italiana! Come non vale? Non vale, c'è un buco legislativo nel DPCM del Governo dei Migliori e non è previsto l'inserimento del vaccinato americano nella lista dei "green" all'italiana! Mi scusi, lei vuole dirmi che io se devo muovermi, spostarmi, uscire, andare, girare... non posso farlo perchè per il DPCM risulto non vaccinato, un NOVAX per intenderci? Esattamente signore, lei non è inseribile nella lista dei vaccinati inoculati in Italia! Ah capisco, questa è proprio una bella "inoculata" per me che torno dall'America al paesello.
Va beh, via sarà un pensiero farlocco e bislacco, adesso domattina porto tutta la documentazione dal mio medico, certificati, dichiarazioni, contratto di lavoro, residenza, contributi versati, peso e altezza, "gli analisi" fatti l'ultima volta, la richiesta di avere il greenpass sarà una sciocchezza. Il medico perugino, bravo e capace, che conosce il vacccinato americano da anni, lo guarda e gli dice... e io con questo che ci faccio? Come che ci fa dottore, mi fa il greenpass, no? E no caro mio, io non posso farti proprio nulla, non posso inserirti negli elenchi dei vaccinati, perchè tu per la Regione Umbria non sei stato vaccinato qui, ma in America e nessuno sa come fare, per poterti inserire.
Ora carissimi Tesei e Colletto, e scusatemi di nuovo se mi permetto, ma con 'sto "porodiavolo" di perugino che lavora in America e che torna in Umbria,che vogliamo fare? Lo chiudiamo in casa dal 5 di agosto, lo lasciamo libero di girare facendogli un salvacondotto come accadeva nei tempi dei papi e dei capitani di ventura? Mi viene in mente un salvacondotto come il mazarino Richelieu aveva vergato per la perfida Mylady. Questa persona ha fatto e condotto azioni per nome e per conto del re e del mazarino. Punto.
Ma la domanda che l'Americano a Perugia si pone è di più ampio respiro: ma per il resto dei turisti americani che arriveranno in Italia, per andare a cena, entrare in albergo, soggiornare, visitare musei, andare a teatro, come sarà regolato il regolamento? Basterà esibire il passaporto, la carta di imbarco, un Gratta e Vinci comperato 24 ore prima a New York o a Dallas? Come penseranno i nostri governanti, tutti, nessuno eslcuso, di risolvere il buco legislativo, perchè proprio di un gran bel buco si tratta.
E scuate se mi permetto, Tesei e Coletto, non è che ve la potete cavare dicendo "è robba del governo dei Migliori", perdonate ma quello impelagato è cittadino italiano, umbro e perugino e una risposta dovremo pur darla.
Intanto lui ha predisposto un cartello vistoso da attaccarsi al collo, bianco con la scritta rossa: IO HO STATO VACCINATO IN AMERICA!!!
Con stima, Gino Peru
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