“E' preoccupante l'evanescenza della Giunta regionale dell’Umbria sulla sanità.

    E' priva di adeguata programmazione, come risulta evidente dalla latitanza dei progetti legati ai finanziamenti del PNRR, e come emerge dal vuoto progettuale e di prospettiva della bozza di Piano Sanitario Regionale” - ha dichiarato Nicola Preiti, coordinatore provinciale di Italia Viva Perugia.

 

    “Ma risulta anche molto carente nella gestione dell'emergenza Covid:  siamo precipitati in questi giorni nella quarta ondata, con una esplosione di casi in Umbria, e ci presentiamo come fosse la prima. Con un sistema scarsamente reattivo e non efficace, e conseguenti danni ai cittadini e alla comunità regionale” – ha proseguito Nicola Preiti -

 

    “Si fanno sentire le carenze di personale che persistono nonostante i molti impegni e le consistenti risorse disponibili. E se il sistema ancora, in qualche modo, regge si deve alla abnegazione e all’impegno degli operatori sanitari. 

    

    Sono  nettamente insufficienti i punti e le attività vaccinali, quando bisognerebbe mettere in campo tutte le energie possibili per vaccinare rapidamente i bambini, somministrare la dose booster e le prime dosi agli ingiustificabili recalcitranti. A questo proposito speriamo che il Governo decida al più presto per l’obbligo vaccinale almeno per chi lavora. 

    

    I Drive Throught non sono stati  ancora messi nella condizione di rispondere adeguatamente alle necessità,  e ciò ha determinato in questi giorni  file indecorose  per poter fare un tampone: fare più di cinque ore per un tampone a Perugia non è da paese civile. 

    Anche il tracciamento è ridotto e in affanno per carenze di risorse. E deve fare i conti con i repentini cambi di protocollo  che generano, giustamente, sconforto e proteste da parte dei cittadini. 

 

    Secondo le attuali evidenze, date le specificità della variante Omicron che oggi domina anche in Umbria, con elevata contagiosità e minore aggressività,  è invece necessario fermare la sua diffusione.

    Questo richiede – secondo Preiti -  un forte e immediato potenziamento della vaccinazione e del tracciamento per isolare rapidamente i positivi. Necessarie inoltre regole chiare per evitare che i contatti vaccinati e senza sintomi siano isolati. Essere vaccinati o no oggi fa la differenza dal punto di vista clinico, del ricovero ospedaliero e della gravità della malattia. A questo deve corrispondere un potenziato e diverso approccio nella gestione dei contagi, rispetto al passato.   

Ciò tornerà utile anche per garantire la normale riapertura delle attività scolastiche  e per scongiurare la DAD.

    Visto che è da settimane che la variante Omicron imperversa in Europa e in Italia, arrivare così impreparati ad una emergenza annunciata, è piuttosto imbarazzante”  ha concluso Nicola Preiti. 

 

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