L’assoluzione dell’On. Mastella e di sua moglie è un fatto importante che induce a qualche riflessione per molte ragioni, ma una in particolare, per quanto riguarda il ruolo della Magistratura nella vita della nostra Nazione.

Dato che mi accingo a rendere di pubblica conoscenza alcune mie riflessioni al riguardo, voglio precisare subito che, personalmente, considero fondamentale il ruolo della Magistratura peraltro codificata con grande chiarezza dalla nostra Costituzione repubblicana e non metto in discussione la sua indispensabile autonomia.

Ma è proprio qui che trova origine una mia prima riflessione: se è giusto come è giusto rispettare l’autonomia della Magistratura lo è altrettanto per le Istituzioni, le forze politiche e sociali e gli stessi cittadini anche nei confronti della Magistratura.

Troppe sono state le azioni che hanno colpito esponenti della vita politica e pubblica che hanno condizionato in negativo il ruolo delle Istituzioni a tutti i livelli: Parlamento, Governo, Regioni e Comuni, che poi sono state del tutto ribaltate con assoluzioni totali e con il riconoscimento dell’innocenza nei confronti di chi era stato indicato ingiustamente come colpevole.

Il risultato di questo comportamento, negativo per la vita democratica del nostro Paese, comprende il disagio e le sofferenze dei personaggi coinvolti in queste vicende e i danni provocati al funzionamento delle Istituzioni oltre che al normale svolgimento della vita politica italiana.

Siamo chiari: questi errori rappresentano un danno per la stessa Magistratura che agendo in questo modo, più che fare giustizia come è suo dovere, non rispetta l’autonomia degli altri soggetti dello Stato italiano; condiziona gli sviluppi della politica e così operando limita il diritto degli elettori italiani ai quali la Costituzione repubblicana affida il compito di essere loro i veri giudici dell’operato della politica e delle Istituzioni.

Come si può, partendo da queste riflessioni di ordine generale non ragionare sulla vicenda di Terni?

Anche rispetto a questo, chi scrive non intende entrare nel merito e ritiene che, se ci sono responsabilità e colpevoli questi devono essere individuati e fatti oggetto delle adeguate punizioni e per questo la Magistratura in piena autonomia deve compiere sino in fondo il proprio dovere, ma il fatto incontestabile che non poche indagini sull’operato degli Amministratori Comunali di Terni, iniziate in pompa magna, si sono poi concluse con un nulla di fatto; che le attuali indagini sono iniziate in modo ingiustificatamente spettacolare, che si prolungano in tempi che appaiono troppo lunghi, soprattutto in relazione alla necessità di liberare l’attività amministrativa del nostro Comune dalle inevitabili difficoltà che tale stato di cose comporta, sono alcuni aspetti che alimentano, almeno in me, il dubbio che si voglia, anche a Terni, strumentalizzare la Magistratura per condizionare la vita politica e più nello specifico colpire il Centro-Sinistra e così offrire un contributo a coloro, che sappiamo chi sono, che vogliono sconfiggere questa forza a Terni per poi fare la stessa cosa a livello regionale.

Per quanto mi riguarda, da persona che si preoccupa della vita democratica a Terni e in Umbria e delle sorti del Centro-Sinistra, ho reso pubbliche queste mie riflessioni con sincerità e spero con chiarezza e spero che altri, soprattutto da Sinistra, facciano la stessa cosa.

On. Mario Bartolini

 

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