“Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, con 390 milioni di euro stanziati per le attività colpite dalla pandemia, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”. È quanto afferma il presidente Comagri, Filippo Gallinella, che aggiunge: “Ricordo che l’esecutivo era già intervenuto sul primo trimestre 2022, stanziando 3,8 miliardi al fine di mitigare il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie. Con il provvedimento di oggi, il Governo interviene nuovamente con un ulteriore 1,6 miliardi, portando così il totale nel periodo gennaio-marzo 2022 a 5,4 miliardi.

Tra gli interventi previsti c'è inoltre l'azzeramento degli oneri di sistema per le imprese con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw. La disposizione, infatti, prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), provveda ad annullare per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Ma non solo. Nel provvedimento varato oggi dal Cdm, c'è anche un contributo d’imposta per gli energivori. La norma – prosegue Gallinella – è volta a garantire alle imprese energivore una parziale compensazione degli extra costi per l’eccezionale innalzamento dei costi dell’energia. Quelle che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30% al medesimo periodo dell’anno 2019, derivante dalla particolare contingenza dovuta dall’innalzamento dei costi dell’energia in questione, è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti. Oltre ciò, il Governo interviene per la prima volta tagliando i Sad, i sussidi ambientalmente dannosi, dai quali deriveranno risorse pari a 105,86 milioni di euro annui a partire dal 2022, destinate al finanziamento delle misure di contenimento dei costi delle bollette dell’energia elettrica. La proposta sopprime specifiche misure di agevolazione fiscale, in particolare: la riduzione dell’accisa per i carburanti utilizzati nel trasporto ferroviario di persone e merci; l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per la produzione di magnesio da acqua di mare; l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici per le navi che fanno esclusivamente movimentazione all’interno del porto di transhipment; infine, si esclude l’impiego delle risorse del Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nei settori del petrolio, del carbone e del gas naturale. Esprimo soddisfazione per questo passo in avanti” – conclude Gallinella.

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