Il 6 agosto 2018, in ricordo di Sergio Secci, l’Amatori Podistica Terni ha organizzato la Run by night, per onorare la memoria del giovane ternano, vittima della strage di Bologna del 1980.

Fabio Laoreti, Presidente della Amatori Podistica Terni ha sottolineato ai partecipanti l’importanza dell’avvenimento e ha ricordato che i podisti dell’Amatori hanno preso parte per 31 anni alla staffetta Terni –Bologna e hanno percorso nel buio della notte il passo della Futa fino a Bologna.

Le scarse risorse non hanno più consentito ai podisti ternani di poter partecipare alla staffetta di Bologna e dal 2013 organizzano ogni anno un incontro che ricorda l’evento.

La partenza e l’arrivo dei podisti è posto nei pressi del campo scuola Casagrande. Il percorso, di 6 Km. si snoda per le vie del centro cittadino. Prima della partenza, il Presidente ha chiamato il primo Presidente dell’Amatori a dare testimonianza delle 31 staffette. Il Presidente dopo aver ricordato che il 2 agosto del 1980, a causa dello scoppio di una bomba, morirono 85 persone, tra le quali il giovanissimo ternano Sergio Secci ha, anche, ricordato l’intitolazione della sala d’attesa di seconda classe, della stazione di Bologna, ove si trovava la bomba, a Torquato Secci, padre di Sergio, e primo Presidente dell’Associazione tra i famigliari delle vittime.

Il 23 novembre del 1997 veniva intitolata la sala d'aspetto della stazione di Bologna al ternano Torquato Secci, fondatore e primo Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Presenti alla cerimonia: le Istituzioni (assenti quelle locali), il Sindaco di Bologna Walter Vitali, i dirigenti delle Ferrovie dello Stato, la moglie di Torquato Secci, Lidia Piccolini, il Presidente della FIASP (Federazione Italiana Amatori Sport Per tutti) e Luciano Michiorri dell'Amatori Podistica Terni, oltre ai dirigenti di vari gruppi sportivi  che, per non dimenticare e far riflettere sul fenomeno dello stragismo e richiedere insieme all'Associazione delle vittime: verità e giustizia, hanno organizzato la “Staffetta di Bologna” del 2 agosto. L'Amatori Podistica Terni ha preso parte a tale manifestazione fin dal 1981 avvalendosi della collaborazione della Regione e del Comune di Terni. Da qualche anno a questa parte l'Amatori Podistica Terni, in alternativa alla “staffetta”, organizza per il 2 agosto un raduno podistico locale con le stesse motivazioni.  Un invito a capire perché accadono certe cose, a riflettere sulle ragioni profonde degli eventi storici e delle vicende quotidiane.

A Torquato Secci, genitore di Sergio (vittima della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980), è stata intitolata la sala d'attesa di seconda classe della stazione di Bologna. Egli fin da subito si adoperò nel costituire l'Associazione tra i familiari delle vittime di cui resterà Presidente fino alla morte avvenuta a Terni il 24 aprile 1996. Torquato Secci ha rivolto il proprio impegno alla memoria delle vittime e all'azione di far luce sul buio dei responsabili della strage. Ha interpretato in modo corretto e sensibile quella domanda che attraversava lo stato d'animo di tutti gli italiani ed in particolare la parte migliore del Paese.

 Nel primo anniversario del più feroce attentato terroristico, compiuto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, ricordò insieme al Sindaco Zangheri l'esigenza di verità posta dai famigliari delle vittime.

La nascita dell'Associazione fu vissuta dalla città di Bologna come un atto di coraggio, di speranza e di garanzia. Di coraggio da parte di chi aveva più sofferto, di speranza che non si ripetesse il triste copione dei depistaggi, degli insabbiamenti e dei non luogo a procedere, di garanzia perché questa nuova sentinella non avrebbe mai accettato che cadesse l'oblio.

Torquato ha incarnato questa funzione dell'Associazione con una coerenza, una tenacia ed una abnegazione davvero eccezionali.

 I famigliari delle vittime e Secci prima di tutto non hanno mai pensato alla vendetta, né a cercare colpevoli ad ogni costo. Solo giustizia e verità che sono alla base di una vera convivenza civile, di un profondo rispetto fra il cittadino e i vari poteri in cui si articola uno Stato.

Ovunque fosse e qualunque situazione affrontasse era prima di ogni altra cosa un partigiano della verità e della giustizia.

 Fortunati quei giovani che lo hanno incontrato ed hanno appreso da lui cosa vuol dire dignità e ne hanno ricavato l'insegnamento a non mollare, a reagire all'indifferenza e alla sfiducia. Una persona offesa negli affetti ma forte del concetto di diritto e di dovere.

La sala d'attesa della stazione di Bologna, come detto, è stata intitolata, il 23.11.1997, al ternano Torquato Secci fondatore e primo Presidente dell'"Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna". L'Amministrazione comunale di Terni con delibera della Giunta Comunale atto n.173 del 7.05.2014 ha deciso di porre una targa nei pressi della stazione.

 Peccato che ancora non si siano trovati i soldi per dare concretezza alla delibera n.173/2014.

La targa, nei pressi della stazione di Terni, vuole sottolineare l'importanza del ricordare, del non dimenticare e il ruolo che ha avuto il ternano Torquato Secci nella battaglia severa, ferma, piena di umanità e duratura nel tempo condotta nella ricerca della verità. L’Amatori Podistica non dimentica uno dei giorni più bui della Repubblica.

Giocondo Talamonti

 

 

 

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