di Giampaolo Ceci

L'economia in un paese è come la corrente prodotta da una dinamo diceva il compianto e geniale prof. Auriti.

Due sono i fattori che determinano la quantità di corrente prodotta: la potenza intrinseca della dinamo e la sua velocità di rotazione.

Fuori dalla metafora, possiamo dire che per produrre benessere ci vogliono due cose: un’adeguata massa monetaria che consenta gli scambi (la potenza della dinamo) e una rapida circolazione del denaro (la velocità di rotazione) ovvero acquisti e vendite.

Entrambi questi fattori sono importanti, ma mentre per la massa monetaria il concetto sembra più intuitivo (con poco denaro in circolazione gli scambi sono più difficili, perché si tende a non privarsene), quello della velocità di rotazione lo è meno, sebbene sia il più importante.

Il terreno è “scivoloso” e richiede attenzione, ma provo ugualmente a spiegarmi.

Il primo concetto da tenere a mente è il significato di “denaro”, di cui solo una piccola parte (5%) è in cartamoneta, mentre la parte più consistente è invisibile, perché altro non è che una semplice registrazione contabile.

Il 95% del denaro, infatti, NASCE PER MAGIA DAL NULLA, ad esempio, quando si ottiene un prestito dalla banca.

Ma, andiamo con ordine.

Bisogna premettere che il denaro ha tre funzioni:

1) È l’unità di misura del valore dei beni (è la funzione per cui è nato). Questa funzione permette di paragonare il valore delle merci diverse;

2) È una riserva di valore (se viene accantonato, costituisce il risparmio che altro non è se non il modo per costituire un maggiore potenziale di acquisto);

3) é anche una merce che, come tutte le altre merci, ha un valore variabile in ragione della domanda e dell’offerta (nei mercati internazionali si comprano e si vendono usualmente le valute dei vari stati .).

Se si effettua una transazione (acquisto o vendita), la moneta viene scambiata una sola volta. Dalla transazione una delle due parti ottiene un “guadagno”, ma se nello stesso periodo le transazioni fossero molte, si genererebbero molti “guadagni” uno per ciascuna transazione!! Il monte “ guadagni” diviene proporzionale alla velocità degli scambi.

In gergo si dice che “l'economia gira” perché molti si stanno arricchendo e spenderanno per incrementare le loro attività cerando ricchezza, nuovi acquisti e posti di lavoro.

Ora meglio si dovrebbe comprendere perché anche una piccola "dinamo" con una bassa potenza genera molta "elettricità" se gira velocemente e anche perché” il risparmio” in economia sia una iattura da scoraggiare in ogni modo, perché rallenta la circolazione del denaro!!

Come si può velocizzare le transazioni quando la moneta è scarsa e quindi la gente ha paura di spendere? 

Tutto sommato é facile; o si stampa nuova moneta e la si immette sul mercato, dandola a chi la spenderà subito, oppure ci si inventa una moneta alternativa che consenta di aumentarne surrettiziamente la quantità in circolazione.

Ciò che le banche temono di più sono le monete alternative perché non vengono prese a prestito da loro!! Queste “monete” alternative ci sono già e sono anche a corso legale: si chiamano assegni e "cambiali".

La prima differenza sta nel fatto che un assegno paga un interesse alla banca mentre la cambiale paga un interesse allo Stato, altra differenza è che nessuna Banca ti dà un libretto di assegni se non ha una garanzia reale.

La cambiale invece può essere messa anche senza alcuna copertura e richiede solo che chi l’accetta si fidi del fatto che alla scadenza onorerai l’impegno preso.

Immaginate ora un costruttore che non riesce a pagare i fornitori perché, pur dovendo riscuotere un credito certo di un Ente pubblico ritardatario, non possiede un euro liquido. Che fa ? non può che fermare la sua attività e licenziare tutti sperando che i suoi fornitori (anche loro pressati da loro creditori) non lo facciano dichiarare fallito. Nessun acquisto, fallimenti e licenziamenti nei punti della filiera più deboli. Tutti fermi... in attesa di venire pagati per poter ricominciare!!! L’economia ristagna!!

Se invece l'ente pubblico lo pagasse in tempi brevissimi con cambiali? O con semplici certificati che attestassero l’esistenza del suo credito da portare allo sconto, o usare direttamente come cartamoneta per chi le accettasse? In questa ipotesi tutto si rimetterebbe in moto.

Il costruttore invece di chiudere potrebbe girare le cambiali o i titoli garantiti dall’ente, alle banche o pagare direttamente i suoi fornitori che le accettassero, e questi a loro volta potrebbero girarle ai loro, o portarle allo sconto e liquidizzare in moneta corrente per poter continuare il ciclo produttivo.

Lo Stato non incoraggia l'uso della cambiale che risolverebbe molti problemi anzi inspiegabilmente (?) ci mette sopra anche delle spese di bollo che invece, a rigor di logica, dovrebbero sparire del tutto se si volesse davvero fare girare l’economia.

La regione Umbria o lo Stato vogliono dare ossigeno all’economia con poco?

Emetta cambiali di piccolo taglio, senza scadenza, spendibili solo in Umbria e s’impegni pubblicamente ad accettarle in pagamento di tasse e imposte regionali. La regione s’impegni pubblicamente a pagare così, entro quindici giorni, i debiti che contrae con chi gli fornisce lavori, servizi e forniture, .... ma soprattutto, PAGHI SUBITO, senza attendere i lunghi accrediti centrali! L’economia ha un disperato bisogno di velocità!  Banche permettendo, però!

Per chi volesse conoscere concetti elementari di economia lascio il link ad un mio articolo del 2012 http://www.umbrialeft.it/opinioni/b-c-dell%E2%80%99economia-come-nasce-c...

 

 

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