È con grandissima preoccupazione che abbiamo letto della penetrazione della 'ndrangheta nella nostra Regione e nelle nostra Perugia, dei suoi tentacoli arrivati nel tessuto economico fino a toccare, a quanto pare, anche quello politico.

Un fatto grave a causa del quale le feste di Natale di quest'anno a Perugia e in Umbria non potranno essere come tutte le altre perché quanto sta emergendo è in grado, com'è successo in altre realtà, di stravolgere il tessuto sociale e le relazioni tra le persone.

Per i magistrati della Dda di Catanzaro si tratta di «un grave episodio che dimostra l’assoluto controllo del territorio che l’organizzazione mantiene sull’area di influenza, andando a condizionare anche le intenzioni di voto per le elezioni di cariche istituzionali locali».

Per questo sentiamo il dovere di rivolgerci alle cittadine e ai cittadini di Perugia per invitarli a non rimanere indifferenti ma a ribellarsi alla criminalità organizzata che oggi, a quanto pare, riguarda anche la nostra città

Dobbiamo creare una barriera sociale e per farlo c'è bisogno d'una rivolta morale della società civile. Delle Istituzioni cittadine (storiche e non), delle associazioni di quartiere, dei sindacati e delle associazioni di categorie. D'una stampa e di media che tengano accesi i riflettori su quanto accade perché è indispensabile in certi frangenti un'informazione consapevole della sua funzione, attenta, libera e coraggiosa. C'è un assoluto bisogno che la politica - sia di governo sia
d'opposizione - sgombri ogni possibile equivoco e non lasci la minima zona d'ombra.

Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Artisti e gli Operai di Perugia

Il “Consiglio d'Amministrazione”.

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