ZAMBELLI ORVIETO – P2P GIVOVA BARONISSI = 3-0

(25-13, 25-14, 33-31)

ORVIETO: Aricò 18, Grigolo 14, Montani 11, Santini 6, Mio Bertolo 5, Valpiani 1, Rocchi (L1), Ciarrocchi, Ginanneschi, Venturi (L2). N.E. - Zonta, Muzi. All. Matteo Solforati e Giuseppe Iannuzzi.

BARONISSI: Strobbe 7, Kijakova 5, Mendaro Leyva 5, Moneta 5, Avenia 2, Prestanti, Maggipinto (L), Quarchioni 9, Vujko 3, Ferrara, Baruffi. N.E. – Pedone, Gagliardi. All. Ivan Castillo e Teodoro Cicatelli.
Arbitro: Denis Serafin (TV) e Marco Laghi (RA).

ZAMBELLI (b.s. 9, v. 7, muri 9, errori 13).

P2P GIVOVA (b.s. 9, v. 1, muri 4, errori 19).

ORVIETO (TR) – Suona la nona la Zambelli Orvieto che davanti al fedelissimo pubblico del Pala-Papini si esalta e manda in scena un grande spettacolo convincendo la platea di cultori della pallavolo.

Un autentico successo per le tigri gialloverdi che offrono il meglio di loro ed infliggono una punizione alle avversarie strappando i tre punti della posta in palio e scavalcandole nella classifica della serie A2 femminile.

La P2p Givova Baronissi è apparsa squadra forte ma le sue individualità di spicco sono state ben marcate dalle rupestri, trascinate da una battuta devastante e da un muro impenetrabile.

Le due antagoniste alla vigilia avevano simili credenziali, un solo punto di differenza nei primi otto turni di campionato, ma all’atto pratico si è delineata una notevole differenza a livello mentale con le padrone di casa più ciniche e determinate.

Al fischio d’inizio le padrone di casa escono dai blocchi decise e con il turno di battuta di Santini, anche un ace, volano rapidamente sul 9-2. La grinta in campo è quella migliore e per le rivali è difficile riorganizzarsi contro un muro ben piazzato, neppure la temibile Mendaro Leyva è esente dal commettere errori (18-8). La marcia in più è l’attacco dove brilla Aricò (sei colpi vincenti) ed è proprio lei a firmare l’uno a zero.

Invertiti i campi la situazione è simile, le campane hanno in campo Quarchioni, prova a sbloccare Aricò dalla linea dei nove metri ma il punteggio torna in asse (6-6). È La buona guardia di Rocchi in seconda linea a consentire di avere più contrattacchi e di allungare il passo (16-11). Le ospiti mostrano lacune in ricezione (subiranno cinque ace in questo frangente) e sul nuovo turno di battuta di Aricò perdono ulteriormente contatto (23-12). Inutile e tardivo il tentativo di reazione, è Grigolo a sancire il raddoppio.

Partenza senza freni nel terzo periodo di gioco che vede le rupestri tentare la fuga abusando di Montani in primo tempo (6-1). Le baroniensi commettono spesso fallo d’invasione a rete mentre gira tutto bene alle ragazze del presidente Zambelli che volano in breve sul 12-4. Mischia le carte del mazzo coach Castillo inserendo in regia Baruffi ma l’impresa è disperata e Valpiani non ne sbaglia una (19-12). Kijakova forza in ogni fondamentale e riesce a ridurre leggermente il gap, Quarchioni trova colpi letali da zona-due e fa sentire il fiato sul collo (22-21). Le ultime azioni Orvieto le gioca con un po’ di pressione addosso, Montani interrompe il sortilegio ma Baronissi conquista anche una palla-set che però non chiude, il muro di Mio Bertolo torna a dare coraggio alle umbre che poi hanno otto palle-match consecutive ed è il muro di Aricò a far scorrere i titoli di coda.

Così a caldo la centrale orvietana Mila Montani: «Sono veramente contenta di questa prestazione perché dobbiamo sfruttare le sfide in casa per mettere fieno in cascina. Stiamo lavorando bene in palestra e la ruota secondo me sta cominciando a girare. Mi sento bene e voglio dare il mio contributo alla squadra come ho potuto fare sul finire del terzo set».

Al termine della gara la regista delle baroniensi Marina Baruffi ha detto: «Sono soddisfatta perché mi è stata data la possibilità di giocare e ci tenevo perché mi erano venuti a vedere diversi amici. Ovviamente sappiamo che ogni giornata è diversa da un’altra ma confidiamo nel gruppo perché sappiamo giocare e riusciamo ad esprimerci meglio che in questa occasione».

(foto Maurizio Anatrini)

Alberto Aglietti

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