ASSISI - Il secondo Salone Mondiale del Turismo dei siti UNESCO, apre i battenti. Dopo l’inaugurazione ufficiale che si svolgerà alle ore 9,00 nel Salone Papale del Sacro Convento di Assisi, allo scoccare delle ore 10 gli stand allestiti a Palazzo Monte Frumentario apriranno le porte al pubblico, mentre a Palazzo Vallemani si darà inizio al programma di workshop (tutti i giorni fino alle 18,30) tra espositori ed operatori della domanda, con oltre 150 tour operator e agenzie di viaggio italiane e straniere arrivati ad Assisi per questo grande appuntamento dedicato alla promozione internazionale dei beni materiali e immateriali dell’umanità.

Durante l’evento inaugurale Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e Claudio Ricci, sindaco di Assisi e presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, daranno il benvenuto a tutti gli altri ospiti presenti in rappresentanza di delle regioni italiane e dei paesi stranieri.

I luoghi principali dell’evento saranno Palazzo Monte Frumetario, dove è stato allestito il percorso espositivo, e Palazzo Vallemani che, sede della parte scientifica della manifestazione, ospiterà numerosi convegni e seminari. Il primo grande appuntamento firmato UNESCO è alle ore 11,30 (Sala degli Sposi) con il convegno dedicato al paesaggio urbano storico e la nuova Raccomandazione Unesco e le città del Patrimonio Mondiale.
Fino ad oggi i principi di riferimento per la conservazione e la gestione delle città storiche sono quelli contenuti nelle Carte dell’Icomos, e nelle Raccomandazioni dell’Unesco (in particolare quella del 1976). Si tratta di principi molto chiari che lo stesso Francesco Bandarin - direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO sin dal 2000 e dal 2010 vicedirettore generale dell'UNESCO per la cultura - ha ritenuto necessari ma non sufficienti da soli, per rispondere alle sfide del moderno nel XXI secolo. Riaprendo il dibattito iniziato nel 2005 con il Memorandum di Vienna, l’Unesco, insieme a molti altri soggetti, torna a proporre una riflessione che parte dal caso delle città iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale, alcune delle quali hanno prodotto delle criticità anche in relazione alle nuove funzioni urbane e residenziali delle città. Un esame della situazione internazionale ha mostrato, infatti, che esistono limiti rilevanti nelle politiche tradizionali le quali, se sono state in grado di definire le regole generali di gestione, non sono però state in grado di gestire adeguatamente gli effetti di processi sociali ed economici nuovi (si pensi al turismo di massa), la pressione delle nuove economie urbane e i paradigmi dell’architettura, nel senso della continuità storica.

La prima giornata del WTE lascerà spazio a numerosi altri temi. Se a GMIC Italia Chapter Green Meeting spetta l’apertura del programma scientifico con "Ti Faccio Verde", laboratorio attivo degli eventi sostenibili, alle ore 13 il FAI diventa protagonista con la presentazione dedicata alla salvaguardia del paesaggio e all’apertura del Bosco di San Francesco ad Assisi.

Nel pomeriggio il Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica (CST Assisi) organizza due seminari dedicati, il primo al patrimonio UNESCO, inteso come patrimonio di tutti, accessibilità e fruizione dei beni culturali (ore 14,30), e il secondo alla destinazione culturale interattiva e le nuove formule di integrazione tra web 2.0 e georeferenziamento (ore 17), intervallati alle ore 16 dal seminario sulla valorizzazione delle identità territoriali e i nuovi percorsi nelle province di Perugia e Terni.

Condividi