PD Umbria/Le vicende che coinvolgono i vertici del PD umbro ci parlano chiaramente della necessità di costituire un campo dell'alternativa politica e sociale. Auspicando che tutte le persone coinvolte possano dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati, resta un enorme problema politico. I fatti contestati sono un danno enorme e una profonda ferita alla politica, alla democrazia, al sistema sanitario dell'Umbria; ci indicano chiaramente della necessità di costruire un percorso per un nuovo polo, innovativo, radicalmente alternativo a quelli esistenti, partecipativo e democratico, in comune, antiliberista, antifascista, antisessista, dei diritti sociali,dei diritti civili e dell'uguaglianza. Anche in Umbria serve un polo politico e sociale che si batta con forza, determinazione e radicalità per un 'reddito di base', la riduzione dell'orario di lavoro, la riconversione ecologica del sistema produttivo, per lo sviluppo di un nuovo stato sociale. Questa cosa chiamatela come volete, a me piace: alternativa per un nuovo socialismo.

Stefano Vinti
 

Condividi