“La Giunta regionale intervenga  presso il ministero del Lavoro ponendo un quesito formale in merito alla possibilità, per i lavoratori della ex Merloni, non riassunti da J.P. Industries, di poter usufruire di un'ulteriore anno di Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria) per cessazione di attività”. Così, in una interrogazione presentata stamani, il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ricorda come  “dal 2005 i lavoratori del gruppo A. Merloni sono interessati da una pesante crisi aziendale che ne ha comportato il collocamento in cassa integrazione straordinaria. Attualmente, fatti salvi i 700 riassorbiti dalla J.P. Industries, per i quali si prospettano segnali di ripresa per  l'avvio di un periodo  di produzione,  il resto delle maestranze vedrà scadere definitivamente il periodo di Cigs il prossimo 15 novembre 2013”.

Smacchi evidenzia come “per situazioni  analoghe, il ministero del Lavoro ha provveduto alla stipula di accordi sindacali che prevedono la concessione di ulteriori 12 mesi di Cigs per cessazione di attività. In questo senso - prosegue -  il ministero, proprio per avvalorare  tale scelta, ha risposto ad una lunga serie di quesiti in materia, posti da associazioni datoriali, sindacati e soggetti istituzionali, fornendo interessanti interpretazioni relative alla concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria in caso di cessazione di attività”.

Per l'esponente della maggioranza, “un'eventuale prolungamento del periodo di Cigs non rappresenterebbe soltanto un fondamentale sostegno al reddito, ma ridarebbe fiato alle speranze di trovare un nuovo impiego a più di mille lavoratori. Allo stesso tempo – conclude Smacchi - consentirebbe di rivedere i contenuti dell'accordo di programma per favorire la reindustrializzazione di un'area fortemente compromessa, rispondendo così alle sollecitazioni pervenute da molteplici soggetti sociali ed istituzionali”.

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