PERUGIA  - “Se la Regione Umbria determinerà delle azioni per sollecitare le vaccinazioni voterò l’atto. Certamente bisogna fare più riflessioni e ricerca per determinare il numero ottimale di vaccini e i loro, eventuali, effetti collaterali (come però già si fa per i vaccini e tutti i farmaci con specifiche procedure), ma sulla salute non si può fare nè politica e nè populismo”. Lo dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (misto Rp – Ic) sottolineando che “sui vaccini si registra una somma di inadeguatezze istituzionali e dilettantismo politico preoccupante, soprattutto in tema di salute. Risultato: tutti contro tutti, con una circolare del ministero della Salute che vorrebbe disattivare una legge dello Stato (cosa, ovviamente, improbabile)”.

Ricci sottolinea che “chi ha fatto un minimo di esperienza amministrativa pubblica sa’ che una autocertificazione, in tema di sanità, è molto complessa da sostenere, a meno che ognuno di noi si trasformi in un medico senza laurea. Nelle ultime ore si profila sin anche una legge che renderebbe i vaccini obbligatori ma flessibili. Già le parole non si conciliano: o una cosa è obbligatoria o non lo è. Dopo sei mesi di giusta proroga (già de me delineata e condivisa), i bambini devono essere vaccinati, come indicano tutti i medici e scienziati”.

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