PERUGIA - Le Imprese pubbliche locali investono più di quelle nazionali, con una spesa per investimenti effettuata nel decennio 2007-2016 che rappresenta  circa il 25% della spesa totale, a fronte del 20% di quella nazionale. La spesa totale è indirizzata maggiormente nei tre settori del Servizio idrico integrato, Smaltimento dei rifiuti, Altri trasporti, mentre quella nazionale è concentrata per circa un terzo nel settore Energia, seguito dal settore Altri trasporti e Servizio idrico integrato.

Sono alcuni dei risultati emersi dallo studio sul "Posizionamento delle Imprese pubbliche locali nel Settore pubblico allargato 2007-2016" elaborato dal Nucleo regionale dei Conti pubblici territoriali (Cpt) della Regione Umbria e presentato oggi nel corso di un incontro a Palazzo Donini, aperto dai saluti dell'assessore regionale Fernanda Cecchini.

Il comparto delle Imprese Pubbliche Locali conta in Umbria 55 unità, circa 4mila in Italia, ed è formato da enti che vengono rilevati capillarmente dai Nuclei regionali Cpt e non considerati in modo organico da alcuna altra fonte statistica: Consorzi, Aziende e istituzioni locali, società e fondazioni partecipate. È una delle componenti del Sistema pubblico allargato (Spa) che è costituito inoltre dalle amministrazioni centrali (quali Stato, Enti di previdenza, Anas), amministrazioni regionali (quali Regione, Asl, Enti dipendenti a livello regionale) e locali (quali Comuni, Province, Università, Camere di commercio) e Imprese pubbliche nazionali (entità sotto il controllo pubblico che forniscono servizi di natura pubblica come telecomunicazioni ed energia, trasporti e altro). 

Nel decennio 2007-2016, emerge dall'analisi - illustrata oggi da Simona Azzarelli, del Servizio regionale Controllo strategico e componente del Nucleo regionale Cpt - la spesa totale pro capite del Settore pubblico allargato in Umbria è stata pari a 153.612 euro (a valori costanti), 132.251 euro è stata la spesa corrente e 21.361 euro quella capitale. Nello stesso periodo, la spesa totale pro capite effettuata dalle Imprese pubbliche locali è stata pari a 9.089 euro (a valori costanti), di cui 2.263 euro relativi alla spesa per investimenti e 6.826 euro la spesa corrente.

Nel periodo 2007-2016 la spesa totale pro capite effettuata dalle Imprese pubbliche locali in Umbria è diminuita mediamente del 5,4 per cento. La diminuzione media più consistente ha riguardato quella in conto capitale (-11,8%) mentre minore è stata la diminuzione di quella corrente (-3,1%).

La spesa in conto capitale delle Imprese pubbliche locali nel decennio preso in considerazione è circa un quarto della spesa totale, rispetto al 20 per cento della media nazionale. "Le Imprese pubbliche locali umbre sono più orientate a investire che a spendere in spesa corrente" ha sottolineato il dirigente regionale Claudio Tiriduzzi, che ha coordinato l'incontro e che ha messo in evidenza come nel decennio ci sia stata "una forte diminuzione della spesa delle Imprese pubbliche locali, calata più di tre volte rispetto a quella italiana, anche se è stata mantenuta quella per gli investimenti. Un calo legato alla diminuzione della spesa degli enti pubblici locali".

Secondo i risultati dello studio, nel periodo 2007-2016 la spesa totale pro capite effettuata dalle Imprese pubbliche locali in Italia è stata pari a 10.911 euro (a valori costanti) ed è diminuita mediamente del 2,9% in misura inferiore alla media del decennio in Umbria. La riduzione media ha riguardato maggiormente la componente di spesa in conto capitale (-7,3%) che quella corrente (-1,8%).

Per quanto riguarda i macrosettori d'intervento della spesa, nello stesso periodo i settori di intervento su cui si è concentrata maggiormente la spesa delle Imprese pubbliche locali in Umbria sono: Altri trasporti (19% della spesa totale nel decennio), Servizio idrico integrato e smaltimento dei rifiuti (18% della spesa), Agricoltura (11%), Energia (8%). La spesa delle Ipl in Italia si è concentrata su: Energia (28,1%), Altri trasporti (15,9%), Servizio idrico integrato (13,7%), Smaltimento dei rifiuti (12,3%), Altre in campo economico (4,9%).

"Questo studio – ha sottolineato l'assessore regionale Fernanda Cecchini – consente, attraverso un monitoraggio costante e diffuso, una lettura precisa del flusso dei finanziamenti legati ai conti territoriali. I risultati presentano un'Umbria un po' in controtendenza rispetto al livello nazionale e registrano, fra l'altro, puntualmente anche i minori finanziamenti assegnati alla nostra regione rispetto al passato in ambiti quali quello dei trasporti e dei sistemi idrici".

"Uno strumento prezioso e valido – ha aggiunto – sia per chi amministra sia per i cittadini, che hanno a disposizione un patrimonio di informazioni sulla piattaforma web dei Conti pubblici territoriali (http://webstat.regione.umbria.it/conti-pubblici-territoriali/), elemento ulteriore di trasparenza".

Nel corso del convegno è stato illustrato anche il tema delle società partecipate nel sistema dei Conti pubblici territoriali e delle partecipazioni societarie alla luce del D.Lgs. 175/2016.

 

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