Coronavirus: in umbria aumentano le adesioni alla vaccinazione. Sono passati da 962 del 14 luglio a 2.607 di oggi 23 luglio  i soggetti che si sono iscritti per richiedere la somministrazione del vaccino in Umbria. Lo comunica il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, precisando che anche nella nostra regione è stato registrato un incremento nelle adesioni e prenotazioni. “E’ un segnale positivo – ha detto D’Angelo – visto che la vaccinazione è il mezzo più utile per proteggere la comunità e far ripartire l’economia.  In questa fase di ripresa dei contagi – ha aggiunto - il distanziamento è fondamentale per salvaguardare noi stessi e degli altri”.

Fin qui tutto bene; restano i dolori per gli under30 che sono fuori dalla possibilità di avere il green pass e essere vaccinati. Un problema che se penalizza i più giovani agli spostamenti per le vacanze rischia di diventare pensantissimo per la ripresa della scuola. Senza contante che una buona dose di under 30 rappresenta la forza lavoro di questa regione, dalla ristorazione all'industria, al terziario. Che fine faranno questi lavoratori? restano a casa come afferma qualcuno in attesa di un licenziamento per mancanza di vaccino? Ma sono loro che non hanno voluto farlo o il comandante del vapore ha leggermente non compreso la situazione?

C'è una nota che arriva da Palazzo Donini a nome dell'Assessore Coletto: “Molti cittadini non sono, loro malgrado,  ancora coperti dal vaccino e imporre l’obbligatorietà  del green pass per entrare nei locali al chiuso o partecipare ad alcuni eventi, significa penalizzare indirettamente una fascia della popolazione che ha aderito alla vaccinazione ed è ancora in attesa della prima dose: lo afferma l’assessore alla Salute  della Regione Umbria, Luca Coletto.

  “Capisco benissimo i giovani sotto i 30 anni che in questo momento si sentono penalizzati da questa scelta del governo che limita la loro libertà – ha detto Coletto – Il ministro Speranza a monte di questa decisione si sarebbe dovuto adoperare per garantire alle Regioni il giusto quantitativo di vaccino e coprire così tutti coloro che vogliono immunizzarsi contro il covid e già hanno manifestato l’adesione alla campagna vaccinale.

L'imporrtante è mettersi d'accordo, ognuno dice è colpa dell'altro e come sempre nessuno ha colpa, i problemi restano. Insomma, all'Italiana!

 

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