UMBERTIDE - Nei giorni scorsi il sindaco di Umbertide Marco Locchi, proseguendo nel suo viaggio conoscitivo tra le attività produttive del territorio, ha fatto visita alla Cantina Donini di Banchetti.

E’ stato accolto da Diego ed Alvaro Donini, visitando la cantina con particolare interesse alle varie fasi produttive.

La produzione della Donini nasce nel 1921, ma diventa commerciale a tutti gli effetti con Dino Donini negli anni ’50 producendo vino da uve acquistate in loco.

Nel 1984, Diego, enologo appena diplomato alla scuola di Enologia di Conegliano, inizia un percorso di produzione, allora impervio e difficoltoso, riscoprendo e vinificando vitigni locali per capirne le potenzialità qualitative e territoriali.

Così nel 1999  ha inizio un progetto di produzione che prevede la coltivazione e rivalorizzazione di vitigni di tradizionali, con l’impianto di nuovi vigneti e la ristrutturazione di quelli già esistenti rispettando tradizione e tipicità.

 Ad oggi seguiamo e coltiviamo direttamente circa 16 ettari di vigneto.  “La coltivazione dei vigneti – ha dichiarato Diego Donini -  avviene in modo sostenibile e responsabile, non vengono usati diserbanti né insetticidi ed alcuni dei nostri vigneti sono già riconvertiti al metodo Biologico. 

A seguito di ciò, abbiamo fondato con altri otto vignaioli una piccola associazione dei “Vignaioli resistenti Umbri”.

La nostra filosofia di produzione sta piano piano portando i nostri vini persino  in Europa ed oltre Oceano a dimostrazione del fatto che il cliente finale apprezza il territorio attraverso il vino pur non conoscendo la piccola area di provenienza come l’Altotevere.

Il Tarragoni, in Nero Fratta, il Paliotto, Il Vernino, La Fonte, Elma e Settegrappoli, sono i responsabili diretti della diffusione della  nostra storia, del nostro carattere, del nostro gusto.

Il vino e le persone di uno stesso territorio, si assomigliano.

Da poco compare su tutte le nostre etichette il marchio: “Vignaioli in Altotevere” a conferma del nostro impegno a tutto tondo sul ciclo produttivo.

La cantina Donini, inoltre, fa parte  di un progetto che ha per fine il riconoscimento di produzione di un prodotto storico come il  Vino Santo. Con il patrocinio di Slow Food e dopo il riconoscimento a Presidio, è stato costituito un consorzio di piccoli produttori il quale vedrà impegnate, oltre a noi, altre aziende vitivinicole della zona, attraverso il quale vorremmo fosse valorizzato e riconosciuto un prodotto come il VINO SANTO affumicato dell’Alto Tevere  che rappresenta la storia, la tipicità ed il gusto della nostra Vallata”.

Alla fine della visita il Sindaco si è complimentato con i titolari dell’attività che stanno svolgendo un ottimo lavoro e ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa per la valorizzazione del vinsanto locale in sinergia con altre aziende del territorio.

 

 

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