UMBERTIDE - Le dichiarazioni ufficiali di Locchi, segretario di Umbertide partecipa, e quelle del Sindaco Carizia sanciscono senza possibilità di appello una crisi nella Giunta, non tanto della Giunta. Una crisi appunto interna ad una innaturale coalizione, che anche noi, con il nostro pressing in Consiglio comunale e nell’azione quotidiana, abbiamo contribuito a far emergere restituendo chiarezza al quadro politico locale.

L’implosione irreversibile di Umbertide partecipa dimostra quanto la Giunta, retta da una maggioranza leghista, fosse solo frutto di accordi personali, senza un programma comune e una strategia amministrativa. Non è dunque altro che una unione di debolezze. Che la crisi scoppiasse solo dopo pochi mesi è una sorpresa, ma rafforza l’idea che i personalismi in politica hanno la vita breve. Certo la Lega si libera di un alleato scomodo ma si indebolisce ulteriormente, perché a questo punto si tratta di un governo monocolore di minoranza.

Ricordiamo che la Lega come lista ha preso 1515 voti, meno di Umbertide partecipa (1626), del Pd (1775) e di Umbertide cambia (1555). La destra tutta insieme ha il 21,56% dei consensi! Solo questo basterebbe per chiudere subito un ciclo politico nato debole, se non vi fosse ulteriormente la pessima amministrazione che ha caratterizzato questi mesi. Non una promessa mantenuta, non una scelta di fondo. Più che un governo del cambiamento, un governo della peggiore continuità, nel quale ora rimangano due ex assessori al bilancio del Pd ed un assessore in fuga senza rappresentanza.

“Forse è la percezione di tanta debolezza che spinge maggioranza e Sindaco a fondare il rapporto con Umbertide cambia più che sul confronto su un misero attacco rivolto personalmente al nostro consigliere, Gianni Codovini, che ci rappresenta in tutto e per tutto”, chiarisce il Presidente del movimento civico Alessio Tardocchi. “Ciò che è squallidamente avvenuto – aggiunge Tardocchi - di fatto aumenta la nostra responsabilità politica. Umbertide cambia è l’unica a rappresentare con coerenza il civismo puro, che guarda solo al bene della città e non ai compromessi. Continueremo la nostra azione sulla strada della responsabilità, della proposta e della competenza, della quale c’è tanto bisogno, aprendoci ad un costruttivo confronto senza aver timore di perdere la nostra identità”.

Umbertide cambia

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