PERUGIA – “Nell’ultimo incontro ci siamo fatti promotori di un percorso di risoluzione della crisi politico-istituzionale di Umbertide. Abbiamo considerato le posizioni del sindaco Locchi in merito a una lamentata autoreferenzialità e chiusura del Pd locale e ci siamo adoperati per promuovere una riflessione all'interno dell’Unione Comunale che addivenisse all’allargamento del direttivo a quelle sensibilità di minoranza che ad oggi si ritengono escluse a seguito del quale il sindaco si sarebbe dovuto impegnare nel reintegro della giunta secondo gli assetti e le indicazioni del voto amministrativo del 2014.

Preso atto della disponibilità della segretaria comunale abbiamo chiesto la condivisione del percorso al sindaco Locchi; dopo una prima ostilità all’ipotesi ci siamo lasciati con la riserva da parte dello stesso sindaco rispetto alle scelte conseguenti, riserva che si è sciolta secondo l'esito a nostro parere più negativo.

Tenuto conto del mancato consenso da parte del sindaco ad altre ipotesi messe in campo, a cominciare da un rinnovamento totale della delegazione di giunta ai fini dell’apertura di una fase nuova, e del fatto che il Pd locale ha comunicato da tempo l’indisponibilità alla sostituzione dei due assessori estromessi, allo stato attuale il tentativo del provinciale e del regionale di farsi promotori di un percorso unitario di condivisione è da ritenersi infruttuoso.

Auspichiamo che la ragione possa prevalere e che chi ha maggiori responsabilità le eserciti, tenuto conto dell’effetto nefasto che avrebbe la mancata ricomposizione della vicenda, che verrebbe percepita come figlia di tensioni tutte interne che nulla hanno a che vedere con le aspettative dei nostri elettori”.

Così, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli e il segretario provinciale del Pd di Perugia Leonardo Miccioni.

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