USA - Twitter ha stabilito di congelare il profilo del presidente a stelle e strisce Trump per "il rischio che inciti ulteriormente la violenza". Poi ha cancellato i tweet che sono stati pubblicati nelle scorse ore anche dall'account ufficiale della Casa bianca, @Potus. 

Donal Trump bloccato in modo permanente da Twitter. È una decisione drastica e senza precedenti quella presa da Twitter nei confronti dell’account personale di The Donald dopo i gravi fatti di Capitol Hill. L’azienda ha stabilito di congelare il profilo di trump per “il rischio che inciti ulteriormente la violenza“. Il tycoon ha rilanciato prendendo a cinguettare con l’account ufficiale della presidenza @POTUS, ma Twitter ha rimosso immediatamente i suoi tweet come previsto per chiunque venga escluso dalla piattaforma (non si possono usare o creare altri profili). Pertanto, l'attuale inquilino della Casa Bianca è passato ai tradizionali comunicati stampa per dirsi “non sorpreso” della sospensione: “Lo avevo previsto. Nel sospendere il mio account vogliono mettermi a tacere, vogliono mettere a tacere voi e i 75 milioni di grandi patrioti che hanno votato per me”. Poi ha aggiunto rivolto ai suoi sostenitori: “Non ci metteranno a tacere. Stiamo trattando con vari altri siti e a breve avremo un grande annuncio, nel frattempo stiamo valutando la possibilità di costruire una nostra piattaforma“.

Stando ad alcune indiscrezioni, mentre erano in corso gli scontri a Capitol Hill, Trump si sarebbe aggirato soddisfatto all’interno della Casa Bianca senza capire perché nessuno esultasse con lui per quanto stava accadendo. E, inoltre, avrebbe cercato di raggiungere telefonicamente i senatori repubblicani per convincerli a capovolgere il risultato del voto. 

Twitter ha deciso di agire nel tentativo di non favorire ulteriori violenze. Il social network in una nota ha spiegato che la sua decisione è motivata dal fatto che “piani per future proteste armate sono già iniziati a proliferare su Twitter, incluso un proposto secondo attacco al Congresso il 17 gennaio“, ossia pochi giorni prima della cerimonia di insediamento di Joe Biden e mentre Trump sarà ancora alla Casa Bianca. The Donald dovrebbe lasciare Washington il 19 gennaio per andare a Mar-a-Lago, in Florida. Infine, sempre il 19 gennaio è attesa un’ondata di concessioni di grazia da parte di Trump, inclusa quella per i figlii e, forse, anche per se stesso.

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