TREVI - Con un investimento di 2.125.791,95 di euro sarà ampliato l'impianto di irrigazione nel distretto del Sedano Nero di Trevi, che potrà con questo importante progetto, realizzato dal Consorzio della Bonificazione Umbra con il finanziamento regionale, puntare con decisione a quello che da sempre è l'obiettivo dell'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Bernardino Sperandio: sostenere la coltivazione del sedano nero di Trevi ed ottenere la certificazione Dop. "Un traguardo fortemente voluto - spiega l'assessora all'agricoltura Stefania Moccoli - che da anni, grazie alla collaborazione con gli agronomi Alvaro Paggi e Ugo Giannantoni, il supporto della Pro Trevi e della Facoltà di agraria di Perugia, hanno lavorato ad un percorso di tutela e di supporto agli orticoltori e ai sedanari in particolare che sino ad ora hanno sofferto per una regolamentazione sugli attingimenti che non consentiva una gestione autonoma ed ottimale dell'irrigazione basata sulle reali esigenze". Analogamente benefici all'intero comparto saranno estesi anche agli orti delle "Canapine" questa stretta striscia di terra compresa tra Borgo Trevi e il fiume Clitunno, ricca di humus e quindi fertilissima, adatta a colture particolarmente esigenti, come appunto il pregiato sedano nero, ma anche altre produzioni ortive, che qui vengono ancora effettuate con metodi rispettosi dell'ambiente da parte di tanti ortolani che lavorano la loro terra con la stessa dedizione con cui coltiverebbero l'orto di famiglia. "Il progetto della Bonificazione Umbra - afferma il Sindaco Bernardino Sperandio, avrà il merito non solo di potenziare e valorizzare la filiera produttiva, ma anche di garantire risparmio idrico ed energetico con la realizzazione in località Faustana, sempre nel comune di Trevi, di un impianto fotovoltaico che sarà realizzato su strutture già esistenti". Esprime soddisfazione anche il presidente della Bonificazione Umbra Giuliano Nalli "per il cospicuo finanziamento accordato a questo progetto di ampliamento dell'impianto di irrigazione che consentirà agli agricoltori della pianura fra Trevi e Montefalco di dedicarsi anche a colture particolarmente idrovore e al contempo avere un importante risparmio sui consumi idrici". 

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