“Proponiamo all’Umbria una visione di sistema per il futuro, dove tutte le proposte, da quelle sul metodo a quelle sulla sanità e il sociale, da quelle sull’impresa a quelle sul lavoro, da quelle sull’ambiente a quelle su turismo e infrastrutture, sono legate profondamente alle esigenze dei territori. E questo può avvenire solo attraverso  la condivisione e la collaborazione sulle scelte. Altrimenti si rischia di fare proclami”.

Così il candidato alla presidenza della Regione Vincenzo Bianconi, che aggiunge: “Lo dico sempre: il cuore della proposta che lanciamo all’Umbria sta anche in un cambio di metodo. Siamo una terra piccola ma ricchissima di diversità. A ogni territorio e a ogni comunità appartengono problematiche e progetti diversi e questo richiede ascolto e programmazione partecipata. Il Lago Trasimeno è una priorità, che ha bisogno di attenzione costante e di risorse certe per salvaguardare innanzitutto l’equilibrio ambientale oltre che di una politica di sviluppo fondata sulla valorizzazione della piccola e media impresa e del Turismo. Servono dragaggi dei fondali, con lo sblocco dei fondi fermi da oltre un anno al comitato interministeriale Cipe, taglio delle alghe, immissione diretta delle acque da Montedoglio, ripulitura fossi e scoline, riqualificazione delle darsene, dei pontili e delle pertinenze, reperimento di risorse comunitarie per valorizzazione del parco del Trasimeno, qualificazione dei percorsi ciclabili e delle attività sportive, sostegno alle attività ittiche”.

“Con le risorse disponibili e quelle che dovremo saper implementare - conclude Bianconi - costruiremo davvero  insieme con chi lavora e ama il Lago, con i pescatori,  i sindaci, gli operatori turistici, le forze ambientaliste, sociali e culturali un progetto Trasimeno, per aggredire le priorità e dare prospettive”. “E lo vogliamo fare come Regione, insieme al Governo nazionale, insieme all’Europa, perché il Trasimeno non è un fatto locale, ma una grande realtà regionale, dell’Italia di mezzo, del Paese. Credo che sia questa la differenza tra la nostra serietà e la propaganda che lascio tutta ai miei avversari”.

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