TODI - Il nuovo DPCM firmato ieri dal Presidente del Consiglio dispone l'erogazione immediata ai Comuni, in anticipo sulla scadenza di maggio, del fondo di solidarietà comunale,  di 4,3 miliardi di euro, pari al 66% dello stanziamento annuale. Lo stesso fondo viene integrato con 400 milioni di euro che, con ordinanza della protezione civile, verranno messi a disposizione dei Comuni. Attraverso l'azione integrata di servizi sociali, associazioni di volontariato e di categoria, questi fondi saranno destinati a persone e famiglie in grave difficoltà, per soddisfare bisogni alimentari o di medicinali. Il provvedimento è stato elaborato in accordo con l'Associazione Nazionale dei Comuni. I Sindaci sono in prima linea nel cogliere le necessità delle loro concittadini, quindi sono, in questo momento, gli interlocutori principali del governo e portano la responsabilità di attuare misure che facciano sentire la vicinanza e la sollecitudine delle istituzioni alle comunità.  E' necessario, fin da ora, costruire le condizioni per garantire, anche a livello locale, la coesione sociale e la solidarietà civile e istituzionale che saranno necessarie, per organizzare la ripartenza, non appena sarà possibile. 

Rinnoviamo dunque la nostra disponibilità al Sindaco di Todi a lavorare di concerto con la giunta per il bene comune della città.  Siamo tutti consapevoli che le misure prese da governo e regioni per contrastare e contenere la diffusione dell'epidemia hanno ed avranno  gravi conseguenze sul piano  sociale ed economico.  E' indispensabile che chi guida le istituzioni oggi sia disponibile ad ascoltare e valutare le proposte che vengono da tutte le forze politiche e dalle parti sociali (imprese, sindacati, associazioni di volontariato e rappresentanti del commercio, dell’artigianato e dei servizi) per i provvedimenti da prendere. 

Ad oggi, però, al di là di una formale disponibilità all'incontro, rinviato, peraltro, a dopo le festività pasquali, non abbiamo ancora ricevuto risposta alla nota che abbiamo inviato, ormai più di dieci giorni fa, al Sindaco Ruggiano,  che conteneva proposte sulle iniziative che secondo noi sarebbe opportuno avviare,  per fronteggiare le gravi difficoltà che incontrano famiglie e attività produttive  del territorio (realtà queste che spesso coincidono). Alcune di queste, come la sospensione delle rette dei nidi e delle mense scolastiche sono state annunciate. Inoltre il primo cittadino, nei suoi comunicati web quotidiani, ha anticipato la possibilità di sospensione di alcuni tributi comunali. 

Allora, anche alla luce del nuovo provvedimento del Governo, continuiamo a fare le nostre proposte pubblicamente auspicando una loro valutazione:

1- Si istituisca una cabina di regia costituita da amministratori e capigruppo, in grado di attivare tutte le possibili interlocuzioni e collaborazioni con il tessuto sociale e produttivo della città, in modo da non lasciare indietro nessuno in questa situazione di grande difficoltà.

2- Noi pensiamo che per sostenere l'economia del territorio sia necessario tenere in considerazione le proposte fatte dalle categorie di sospensione di tutti i tributi comunali, compresa la TARI, la cui prima rata, che dovrebbe essere versata a fine aprile, dovrebbe essere sospesa, non per le utenze domestiche, ma per le utenze produttive, in particolare per quelle attività costrette alla chiusura di queste settimane. Questa misura deve essere presa in accordo con gli altri Comuni dell'Umbria e la minore entrata dovrebbe essere reintegrata, per esempio, con l'aumento del FSC o in altro modo con intervento governativo.

3- Il sindaco ha annunciato l'annullamento del canone di locazione per le sole attività che hanno  un contratto con il Comune e gli altri enti pubblici nella nostra città, bene, siamo d'accordo, chiediamo però che il Comune di Todi metta a disposizione un fondo, a cui possano accedere anche i titolari di imprese che si trovassero in difficoltà a pagare il canone di locazione al proprietario privato. Le difficoltà cui vanno incontro commercianti, ristoratori e bar, titolari di contratti di locazioni per la loro impresa sono per tutti uguali e non devono dipendere da chi è il proprietario del locale.

4 - Abbiamo più volte rappresentato la nostra perplessità, sui rischi che derivavano dall'aver individuato l'ospedale di Pantalla come COVID Hospital senza aver programmato, contemporaneamente, un'adeguata riorganizzazione e distribuzione dei servizi in esso presenti.  Per questo, insieme ai sindaci della MVT, uniti, senza distinzione di appartenenza politica, abbiamo sostenuto la necessità del potenziamento del servizio 118 sul territorio. Un primo risultato è arrivato: il servizio sarà attivo nelle 24 ore, anziché 12 e per farlo la Usl Umbria 1, che ringraziamo per lo sforzo profuso, ha disposto l'assunzione di cinque nuovi autisti. Ma questo lascia ancora aperta la necessità di garantire  tempi di risposta del servizio,  in caso di più emergenze che potrebbero verificarsi su un territorio vasto come quello della MVT, che siano tali da non renderlo potenzialmente inefficace. Abbiamo proposto il raddoppio delle postazioni o l'attivazione di un punto di primo soccorso. In queste ore anche da altre parti si avanza la proposta di riattivare il pronto soccorso nei locali dell'ex ospedale di Todi. A nostro parere i sindaci della MVT devono fare proprie velocemente queste proposte per sottoporle alla valutazione di Regione e USL al fine di attivarle nel più breve tempo possibile. 

Gruppo consiliare PD 

Partito Democratico Todi

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