PERUGIA - L’assessore Coletto, invece di rilasciare interviste, dovrebbe riferire nelle sedi deputate nel rispetto dell’ordinamento democratico e della garanzia istituzionale. Mentre l’iter di verifica dell’attuazione degli impegni sugli “Interventi straordinari per fronteggiare gli effetti diretti ed indiretti dell’emergenza Coronavirus” è arenato al comitato dopo le vicende delle scorse settimane, con l’interruzione anticipata della seduta per mancanza del numero legale dopo l’abbandono dei componenti di maggioranza, siamo costretti a constatare l’ennesima scorrettezza istituzionale.

A fronte dell’ampiezza dell’argomento, le questioni su cui si è focalizzata la discussione a seguito delle richieste della minoranza, test sierologici rapidi e ospedale da campo, richiedono la massima trasparenza e limpidezza in ragione di una dialettica democratica che non può essere soggetta ad approvazione preventiva dei quesiti posti o alla totale assenza di contraddittorio come in quest’ultimo caso.

Oggetto dell'attività di verifica è la sicurezza, la salute e il preminente interesse dei cittadini umbri, non meri bisticci tra forze politiche. L’effettiva validità dello specifico modello di test sierologici acquistati dalla Regione, le loro modalità di utilizzo nello screening sulla zona rossa di Giove e di Pozzo, l’esclusione di eventuali soggetti asintomatici dalla controprova dei tamponi a fronte del 50% di falsi negativi nella fase di sperimentazione. Questa è la posta in gioco.

Un quadro che si aggiunge alla negazione contra legem della documentazione e degli atti dovuti: mail, offerte, fax, richieste, relazioni tutte in disponibilità degli uffici da mesi, dal momento della loro creazione, e che non vengono forniti. La titolarità di chi ha effettuato le contrattazioni per procedere agli acquisti, ulteriori forniture precedenti nominate nei carteggi, offerte di cui non viene fatta alcuna menzione negli atti ufficiali: a tutto questo si sta sfuggendo dal dare spiegazione quando basterebbe farlo serenamente negli spazi democratici.

 

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