TERNI – Com’era facile attendersi la notifica degli avvisi di conclusione indagine da parte della procura in merito alle cosiddette “false dichiarazioni” riguardo ad eventuali carichi pendenti sottoscritte la non pochi esponenti della maggioranza non sono passate sotto silenzio. In prticolare si sono fatti sentire per la maggioranza il presidente del gruppo di Forza Italia a Palazzo Spada, la neo eletta Lucia Dominici e il suo collega leghista Cristiano Ceccotti.

Dominici, che per ironia della sorte ha da poco preso il posto dell’esautorato Federighi, ha parlato di “un atto dovuto ed esprime piena fiducia nell’operato della magistratura". "Per quanto riguarda le posizioni che interessano i consiglieri di Forza Italia, che prendono le mosse da fatti che gli interessati non tarderanno a precisare - continua la nota della Dominici, redatta in accordo con il coordinatore provinciale di FI Stefano Fatale - siamo convinti che la magistratura non mancherà di rilevare la buona fede e l’onestà degli stessi".

"In relazione all’avviso di conclusione delle indagini preliminari – minimizza pure il capogruppo del Carroccio Ceccotti -, la Lega rileva che si tratta di un atto dovuto in quanto le indagini coinvolgono situazioni diverse che meritano compiuto e distinto approfondimento". "Per quanto riguarda le posizioni che interessano i consiglieri comunali della Lega – prosegue poi -, si rileva che si tratta di tutte ipotesi di mera dimenticanza che privano di rilevanza penale le dichiarazioni”. "Per cui la Lega esprime piena fiducia nella magistratura che non mancherà di rilevare la buona fede e l’onestà dei consiglieri". 

"La parola dei consiglieri di maggioranza non è credibile"

Di tutt’altre opinione, com’era da immaginare, le opposizioni che si sono espresse in merito con una nota comune che è stata diramata nel pomeriggio.

"Il gruppo consiliare del Partito Democratico, quello di Senso civico e di Terni Immagina – vi si legge - prendono atto che la maggioranza aveva promesso un cambiamento ma dopo poco piu di due mesi dall'insediamento, ieri il consigliere Federighi è decaduto per precedenti giudiziari e oggi apprendiamo che gran parte dei consiglieri che sostengono l'attuale amministrazione e un assessore risulterebbero indagati per falsità in atto pubblico". "Verificheranno gli inquirenti - continua la nota - la sussistenza o meno del reato, conseguente a dichiarazioni non corrispondenti al vero in sede di autocertificazione delle pendenze tributarie e dei precedenti penali. Noi ci limitiamo a denunciare la gravità politica dell'accaduto. Non possiamo infatti sottrarci al nostro dovere, che è quello di domandare alla città come sia possibile continuare a ritenere affidabile questa maggioranza, composta da consiglieri la cui parola - fatti i dovuti distinguo - non è credibile. La prima qualità che deve possedere un politico e un buon amministratore è che la sua parola sia veritiera. Oggi sappiamo che le parole che questa maggioranza pronuncia potrebbero costituire addirittura una falsità in atto pubblico".

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