"Grazie a voi abbiamo imparato cosa vuol dire solidarietà e di ciò non smetteremo mai di esservi grati". Con un pizzico di commozione Mario Ferrari, sindaco di San Prospero - una delle due località dove opera la protezione civile della regione Umbria sin dalle ore successive all'inizio della crisi sismica che ha colpito l'Emilia Romagna - e con queste parole ha accolto, insieme a numerosi amministratori locali, la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha visitato oggi i due campi di accoglienza dei terremotati gestiti dalla protezione civile umbra, accompagnata dal Responsabile, Sandro Costantini.

Il sindaco di San Prospero ha voluto formalizzare il ringraziamento di tutta la sua collettività "a questi straordinari ragazzi" con una lettera formale che ha consegnato alla presidente, nella quale sottolinea non solo la grande generosità manifestata in questi giorni dagli operatori e dai volontari, ma anche la loro notevole professionalità, competenza e serietà.

"E’ vero, qui c'è l'Umbria migliore, quella che sa che cosa vuol dire solidarietà, perchè tanta ne ha ricevuta, proprio dagli amici emiliani, nel 1997 quando anche la nostra regione ha dovuto fare i conti, nuovamente, con un terremoto. La protezione civile che vedete qui, ha aggiunto la presidente, è proprio figlia di quella esperienza. La drammatica vicenda sismica che ci colpì, ci ha consentito di costruire il nostro sistema di protezione civile che sta dimostrando il suo elevato livello di professionalità. A tutti i volontari, ai tanti dipendenti della nostra amministrazione regionale come di quelle provinciali e comunali, voglio rivolgere il mio più sincero ed anche commosso ringraziamento per ciò che stanno facendo".

La presidente Marini ha poi riferito dell'incontro avuto a Bologna, prima di giungere a San Prospero, con il presidente della regione Emilia Romagna, Vasco Errani ed al quale ha voluto rinnovare la solidarietà e la vicinanza dell'Umbria alle popolazioni colpite. "Al presidente Errani - ha riferito la presidente - ho voluto anche confermare la disponibilità della regione Umbria ad inviare in Emilia le nostre migliori competenze sviluppate negli anni della ricostruzione post sismica".

Successivamente, nel corso della visita a Massa Finalese, la presidente ha colto l'occasione per ricordare come proprio la drammatica esperienza che sta vivendo l'Emilia dimostra come sia assolutamente necessaria una revisione della proposta di riforma della protezione civile avanzata dal governo. "Non può che essere delle istituzioni locali il ruolo centrale nell'opera sia di gestione dell’emergenza che della ricostruzione, ovviamente in collaborazione con il dipartimento di protezione civile, e dunque con lo Stato centrale, ha sottolineato la presidente Marini. Questo anche in funzione della ricostruzione delle strutture economiche che in Emilia hanno subito particolari e gravi danni e che non può certo attendere".

La presidente ha infine ribadito al presidente dell'Emilia Romagna, Errani, la disponibilità del centro regionale di recupero e restauro di opere d'arte di Santo Chiodo di Spoleto a collaborare con le autorità emiliane nell'opera sia di messa in sicurezza che di restauro dei beni artistici danneggiati dal sisma.

SCHEDA

A seguito dell'evento sismico verificatosi il 20 maggio scorso in Emilia Romagna la struttura operativa della Regione Umbria si è' attivata immediatamente, in accordo con il Dipartimento della protezione civile e la Regione Emilia Romagna. Ad oggi, nel campo di San Prospero, sono stati assistiti in tenda 332 cittadini e ogni giorno sono stati forniti 780 pasti. I volontari impiegati sono 29; tre i funzionari della Regione Umbria, ed un tecnico Anci. Nel campo di Massa Finalese, in collaborazione con la Regione Marche, sono stati assistiti 483 cittadini (165 in particolare dalle strutture umbre). I volontari umbri impiegati sono 11, i funzionari regionali due. Al Campo di Finale Emilia è presente la cucina da campo del Gruppo comunale di Orvieto che, mediamente, fornisce pasti per circa 200 persone, con l'impegno di quattro volontari. La Regione Umbria ha anche messo a disposizione della Regione Emilia Romagna diverse squadre di tecnici per la verifica dell'agibilità delle abitazioni e dei capannoni industriali danneggiati dal sisma. Si è assicurata una disponibilità media di circa otto squadre al giorno (tecnici della Regione e degli enti locali), con una turnazione già programmata fino al luglio prossimo.

 

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