PERUGIA - “Nella discussione prevista per domani alla Camera tutti i parlamentari umbri (ma anche marchigiani, abruzzesi e laziali) facciano sentire la propria voce, ottenendo l’inserimento nel ‘decreto sisma’ delle misure richieste dai territori colpiti: semplificazione burocratica, reddito di cratere, decontribuzione e defiscalizzazione”. Questo l’auspicio espresso da Gianfranco Chiacchieroni (capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa) “nel giorno in cui le norme per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma, predisposte dalla Giunta, iniziano il percorso verso l’Aula di Palazzo Cesaroni”.

Chiacchieroni ricorda che “prima il Senato e poi la ‘Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici’ della Camera hanno dato il via libera ad un testo minimale, che rende il ‘Decreto Sisma’ un provvedimento dall’impatto limitato e sicuramente insufficiente. Le richieste dei Comitati e degli Amministratori locali delle aree colpite dal terremoto erano poche numericamente, ma dal rilevante impatto in termini di rilancio delle attività danneggiate dal sisma: forte semplificazione burocratica, introduzione del reddito di cratere per i terremotati in difficoltà, priorità per i terremotati nei concorsi pubblici, defiscalizzazione e decontribuzione per i due anni successivi all’assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato nelle aziende del cratere”.

“Nonostante le rassicurazioni del presidente del Consiglio dei ministri, la cui visita alle zone terremotate non ha peraltro coinvolto l’Umbria – rileva infine il capogruppo regionale del Pd – gli interventi degli esponenti della nuova alleanza governativa hanno mirato a ridurre e delimitare le azioni contemplate nel decreto, che diviene così un provvedimento necessario ed urgente, ma non certo risolutivo per le emergenze che quotidianamente i terremotati del centro Italia si trovano ad affrontare”. 

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