TERNI - “Il Comune di Terni è pronto all’affidamento ad un soggetto esterno della riscossione coattiva dei tributi comunali non riscossi. Ammontano a 42 milioni di euro e complessivamente l’incarico per la riscossione futura è di 90 milioni.  La situazione più rilevante è quella della Tari dove nel 2018 c’è al momento un mancato pagamento di 6 milioni e 400”. 

Lo ha detto questa mattina l’assessore al Bilancio Orlando Masselli in 3° commissione, riunita per esaminare tre delibere di consiglio comunale che riguardano variazioni di bilancio e l’aggiornamento del programma biennale degli acquisti e forniture. Una delle variazioni di bilancio consente appunto di dar luogo al bando di assegnazione a terzi del servizio, bando che – ha detto l’assessore – sarà pubblicato entro l’anno. 
“E’ obiettivo di questa amministrazione – ha detto infine Masselli – di far rientrare tutti i cittadini ternani in una situazione di parità fiscale, in quanto in una comunità non può sussistere il fatto che ci sia chi paga e chi no”. 
In dichiarazione di voto il consigliere comunale di Fdi, Maurizio Cecconelli, ha espresso a nome di tutta la maggioranza di centrodestra “pieno assenso a una azione pienamente positiva che consentirà di recuperare al Comune quanto dovuto e di garantire equità fiscale”.
Il consigliere di Terni Civica, Michele Rossi, ha successivamente  precisato che su questo punto non è stato consultato e ha detto quindi di doverlo approfondire annunciando di non partecipare al voto.  
Sul punto della delibera propedeutica al bando la commissione non ha approvato in quanto la votazione è terminata con 4 voti a favore e 4 contrari. La mancata maggioranza si è registrata anche sulla votazione successiva . La maggioranza ha approvato invece  il rendiconto 2018, modifica allegato relativo al risultato di amministrazione al netto delle competenze dell’Organismo straordinario di liquidazione.
Al termine della seduta il presidente Leonardo Bordoni (Lega) dichiara che “l’operazione effettuata dall’Amministrazione Latini è un esempio di ottima gestione, in quanto gli uffici non si sono limitati a una interpretazione letterale della norme relative al dissesto, ma sono andate a rintracciarne lo spirito, chiedendo i pareri del Ministero che ha confermato il punto di vista del Comune.  Facendoci così ridurre il disavanzo a carico dell’Ente di circa 20 milioni di euro. Particolare molto rilevante dato che, altrimenti, i cittadini ternani avrebbero dovuti pagarli in 3 anni e non in 20 anni come avverrà”. 
In merito alla esternalizzazione del servizio di riscossione dichiarazione anche del il consigliere di Uniti per Terni, Valdimiro Orsini ha rilasciato una dichiarazione: “Siamo nettamente contrari  per diversi motivi. In primo luogo perché si dà luogo a un affidamento non solo della riscossione ma anche dell’accertamento, di fatto si esterna lizza l’ufficio tributi del Comune di Terni. E a questo punto occorre porre una domanda fondamentale, perché nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale ha proceduto a potenziare il servizio e ora di fatto lo neutralizza. La verità che i cittadini ternani pagheranno due volte il servizio tributi, la prima con il mantenimento della macchina comunale dell’ente la seconda con l’agio che il privato vorrà sui tributi, perché è chiaro che il concessionario non agirà gratuitamente ma chiederà un compenso che sarà sempre pagato dal contribuente. Infine rilevo che non è stato rispettato il Documento unico di programmazione dell’ente che non prevede questa modalità e che anzi prevede il potenziamento dell’accertamento e della riscossione interna”.

 

 

 

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