Stupro a Largo Liberotti, le politiche di sicurezza in città sono sbagliate. E’ gravissimo quanto accaduto ad una giovane donna nel pieno centro di Terni, i responsabili devono essere individuati immediatamente e devono essere prese misure serie perchè non si corrano questi rischi.

Non bastano il Sindaco sceriffo e la Polizia Municipale in divisa blu a guardia delle fioriere sotto Palazzo Spada, per garantire una città sicura e accogliente per le donne e per tutti. Serve eliminare il degrado e le zone franche. Servono quartieri pieni di vita dove sono le persone, i e le commercianti, chi fa sport a garantire il controllo sociale e il primo presidio di vigilanza reciproca che tiene lontano i malintenzionati e porta le forze dell’ordine a poter intervenire con prontezza per isolare i malviventi, insieme ai cittadini testimoni della vita civile della città.

Sono  mesi che la zona interessata dallo stupro è oggetto di furti e di episodi allarmanti. E’ una caso che questi avvenimenti accadano proprio lì? Largo Liberotti, Piazza del Mercato e ora sempre più anche Corso Vecchio sono in stato di abbandono, senza che le amministrazioni che si sono succedute si siano occupate di avere un progetto per invertire la tendenza. Proprio a Largo Liberotti c’è un bellissimo museo di palentologia per bambini il Paleolab con dinosauri e reperti di animali preistorici, chiuso dall’amministrazione Latini e mai più riaperto. Anni fa ci facevano lezione scuole al mattino e gruppi al pomeriggio, animavano la piazza e forse tenevano in vita la pizzeria e altri negozi che ora hanno chiuso. Per piazza del Mercato non si conoscono i tempi di inizio dei lavori di riqualificazione, l’ultima volta che la ricordiamo viva è stato nel 2017 con l’iniziativa del “Concerto dai balconi”, organizzata da associazioni culturali ternane (poi anch’esse sfrattate dalle amministrazioni destrorse) che, rileggiamo oggi, con ventiquattromila euro di budget svilupparono un progetto di animazione di tre mesi continuativi di eventi, incontri esposizioni e festa in quella piazza. Ventiquattromila euro sono tanti?  L’amministrazione Bandecchi ha speso settantamila euro per un concerto di rapper per l’ Amore@Terni Young, per una sola serata che fu un flop clamoroso, per non parlare delle uova di pasqua e di altre iniziative bislacche ma altrettanto costose. 

Noi vogliamo una città viva e in quanto viva sicura e fruibile con tranquillità da ognuno e soprattutto da ognuna. Dalle donne, come dai e dalle giovani adolescenti che devono sentirsi padrone delle proprie strade. L’autoderminazione femminile è sempre più a rischio. Non vogliamo tornare indietro, non vogliamo andare in giro accompagnate, non  vogliamo che qualcuno decida per noi, ci usi come un corpo da violentare o un corpo su cui prendere delle decisioni politiche contro la nostra volontà. 

Come donne di Sinistra Italiana lanciamo un grido d’allarme e chiediamo alle altre donne di vederci per manifestare nelle strade di Terni, di riprenderci i nostri spazi, di partecipare, già dal 28 Settembre,  alla manifestazione che si terrà a Perugia contro la legge regionale oscurantista sulla famiglia e poi continuare con forza finché non ci riapproprieremo delle nostre libertà.

Federica Porfidi - Segretaria provinciale Sinistra Italiana Terni membro AVS Terni

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