Terni: quasi 10 mila multe sparate dall'autovelox in Via Lessini Maratta
Noi a Perugia ci siamo passati 13 anni fa con i famigerati TRed, diabolici macchinari fotografici che inchiodarono oltre 25mila perugini sotto ai semafori, con multe che andavano dai 258 ai 480 euro. Una storiaccia, brutta e acida che i perugini non hanno dimenticato. Dicevano che era per la sicurezza, perchè si erano verificati troppi incidenti agli incroci semaforici.
Finì con 13.500 ricorsi presentati al Giudice di Pace, con una marea di carte da discutere e con il GdP che sospese la riscossione delle multe e con i due giovanotti, che aveva inventato il sistema, che finirono a passare i giorni a spese dello stato. Amen.
13 anni dopo tocca a Terni che era sta appena sfiorata dalla mania collettiva di fare cassa delle varie amministrazioni comunali, da nord a sud. Perchè è un fatto di cassa, per quanto lo si voglia mascherare, addolcire, far passare da tutela dell'automobilista. Resta un bieco affare di cassa.
A Terni, lungo la veloce e transitata via Lessini nella zona di Maratta, da una ventina di giorni, ti hanno piazzato un bel congegno elettronico che rivela la velocità senza fallire di un kilometro e ti sega in due con l'immancabile multa. Se ne parla più della partita della Ternana a Bologna, quel 5 a 4 storico che ha portato le Fere alla ribalta della cronaca sportiva.
In via Lessini la micidiale macchinetta Autovelox, stacca 466 multe al giorno, una ogni 3 minuti e mezzo, 9326 in venti giorni, in quei venti giorni dalla sua entrata in funzione. A conti fatti ad oggi potrebbero aver superato le 15 mila... ma lo sapremo solo la prossima settimana.
Intanto le forze di opposizione in consiglio comunale si sono scatenate, con accuse nemmeno tanto velate, nei confronti della Giunta di Centro Destra, Sindaco e assessore competente: glielo hanno detto chiaramente "fate cassa in modo vergognoso". E pensare che a governare oggi sono gli stessi che avevano fatto battaglie per le multe scattate lungo via dello Stadio. Ma si sa quando si comanda non si ascolta molto il pensiero dei cittadini. Li accarezzi nelle proteste, quando comandano gli altri, li tranquillizzi con le stesse parole e motivazioni che usavano gli altri, gli incapaci e incompetenti. In mezzo restano, come sempre, gli utenti della strada che aspettano di vedersi consegnare il verbale di contestazione, arrabbiarsi, maledire e passare alle poste a pagare il bollettino. Amen.
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