TERNI - Una delle aree del territorio del comune di Terni ove più si concentra l’attività venatoria illecita è la zona a monte dell’abitato di Cesi, in particolare nella zona di Sant’Erasmo, dove nei giorni scorsi si erano raccolte diverse segnalazioni di abbattimento di fauna selvatica protetta da parte di alcuni bracconieri che, sulla base delle informazioni raccolte, ricorrevano anche a vedette per segnalare l’arrivo degli organi di controllo.

L’altra mattina è stato quindi organizzato un servizio antibracconaggio con l’impiego di Carabinieri in abiti civili per non allarmare i bracconieri, che si appostava fin dall’alba nei pressi del monumento “Cimarelli”, zona assai frequentata da cacciatori.

Nelle prime ore del mattino un gruppo di questoi ha iniziato ad esplodere numerosi colpi di fucile. Dopo un tortuoso avvicinamento i militari potevano individuare due di uomini che stavano sparando a dei fringuellidi e che, non insospettiti dalla divisa, abbattevano due uccelli protetti proprio davanti ai loro occhi.

L’immediato intervento dei militari impediva il tentativo, da parte di uno dei cacciatore, di allontanarsi e le perquisizioni ed i controlli successivi portavano ad accertare l’abbattimento di n. 6 fringuelli (fringilla coelebs), dei quali  non è consentita la caccia in quanto specie protetta, e la detenzione di un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico vietato per legge.

I bracconieri (C.A. di anni 52 e M.G. di anni 72) sono stati perciò deferiti all’Autorità giudiziaria per il reato di abbattimento di fauna protetta e segnalati alla Questura di Terni per i relativi provvedimenti di Polizia, oltre al sequestro delle armi, dei richiami acustici, della selvaggina ed a sanzioni amministrative per varie centinaia di euro.

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