TERNI - “Da viale Brin giungono notizie allarmanti, la proroga della cassa integrazione è più di un campanello di allarme per una azienda che è al centro di possibili riassetti che potrebbero portare pesanti ripercussioni sul futuro produttivo e occupazionale”, dichiara in una nota il gruppo Uniti per Terni. 

“Noi chiediamo che l’intera Amministrazione comunale, ad iniziare dal sindaco – proseguono i consiglieri Paola Pincardini, Anna Maria Leonelli, Valdimiro Orsini e Emanuele Fiorini – non stia alla finestra, ma rappresenti le preoccupazioni dell’intera città attivandosi fin da subito con la Regione e  il Governo centrale.  Il Comune non può certamente farsi carico delle difficoltà ormai evidenti dell’azienda ma deve esercitare un ruolo attivo, sia sul versante dell’informazione che sulla pressione politica nei confronti degli organi di governo regionali e nazionali. Il tema di questa nuova crisi di Ast va affrontato per tempo, con iniziative mirate e lungimiranti. Uniti per Terni nota invece un silenzio preoccupante, forse dettato dalla mancanza di consapevolezza delle dinamiche economiche della città nella quali l’azienda per antonomasia, le Acciaierie, hanno un ruolo ancora molto rilevante”. 

“Senza nulla togliere  ai temi del dibattito amministrativo odierno – conclude la nota -, occorre che le  ricadute produttive, occupazionali e ambientali di Ast siano questioni centrali. Il gruppo Uniti per Terni nelle prossime ore chiederà un incontro urgente al sindaco Latini per esprimere i propri timori e per chiedere, nell’ambito delle sue prerogative, quali siano le azioni che intende mettere in campo”. 

 

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