Sulle isole greche, nei Centri chiusi ad accesso controllato (CCAC) l’accesso all’assistenza medica e legale in materia d’asilo rimane una sfida per migranti e richiedenti asilo.

Le persone, la maggior parte delle quali in condizioni di particolare vulnerabilità, rimangono segregate nei centri senza libertà di movimento, senza cure mediche adeguate e in un luogo non adatto alla loro salute mentale e fisica.

“Le autorità dovrebbero garantire condizioni di accoglienza dignitose e sistemazioni sicure. Le persone hanno bisogno di un ambiente sicuro, solidale e umano per presentare la loro domanda di asilo senza il rischio di ulteriori traumi, come previsto dalla legge internazionale, europea e nazionale” Nicholas Papachrysostomou, capomissione di MSF in Grecia 

Così in una nota diffusa da Medici Senza Frontiere 

Condividi