CITTA’ DI CASTELLO - Sono di poche settimane fa le notizie confortanti di risolti casi di bullismo all’interno di scuole della nostra regione o di centri di cure. Quello del bullismo è un fenomeno piuttosto insidioso, poiché si tende spesso a sottovalutare ciò che, all’apparenza, si presenta come problematica gestibile in forma non competente,  risolvibile sulla base del semplice senso comune, con buon senso. E’, per contro, necessario convincersi del fatto che, per una lotta efficace al fenomeno, è senz’altro indispensabile un’azione integrata tra amministrazione centrale, istituzioni periferiche, famiglie e territori, per diffondere trasversalmente la cultura del rispetto reciproco e della correttezza nelle relazioni, in presenza o via social, unitamente all’attitudine positiva dell’accettazione consapevole delle diversità.

Il Liceo Plinio il Giovane di Città di Castello, consapevole del ruolo che da tempo lo contraddistingue come qualificato punto di riferimento culturale nel territorio altotiberino, ha quindi aderito con entusiasmo ed interesse al progetto “STOP BULLYING 2.0”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestito dalla Società Italiana di Psicologia e dal Centro Sportivo Educativo Nazionale. Non un progetto cui la scuola aderisce con leggerezza, al solo fine di poter vantare l’ennesima attività aggiuntiva, ma piuttosto un percorso sentito, consapevolmente condiviso: del resto, la scuola italiana oggi è, e deve essere, il soggetto propulsore, il motore della crescita e della ricerca continua, l’organizzazione pubblica  che, prima fra le altre, intende  tenere alto il senso delle Istituzioni. Solo pochi giorni fa il viceministro On. Anna Ascani (in occasione della Notte Nazionale dei Licei) ringraziava con affetto i docenti del suo Liceo Plinio, grata per aver appreso da tutti loro l’amore ed il rispetto per il nostro Paese.

L’iniziativa si concentrerà soprattutto sul cyberbullismo, al fine di diffondere gli indirizzi della LEGGE 29 maggio 2017, n. 71 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.

Gli incontri si terranno in orario antimeridiano e pomeridiano e saranno rivolti ai nuovi iscritti dell’anno scolastico in corso, nella misura di sei ore per ogni classe prima. Fondamentali saranno, quindi,  i due incontri serali del 7 e del 28 febbraio (aperti ai genitori di tutte le classi del liceo),  dove scuola, dirigente scolastico e formatrice esterna incontreranno i genitori  per dare atto e sostanza  a quell’aggiornamento del patto di corresponsabilità su cui si vuol lavorare e cui si fa chiaro riferimento nella citata normativa vigente.

Al comma 5 dell’art.4 della citata legge si legge, infatti, che

“(…) le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nell'ambito della propria autonomia e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, promuovono l'educazione all'uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri connessi all'utilizzo delle tecnologie informatiche, quale elemento trasversale alle diverse discipline curricolari, anche mediante la realizzazione di apposite attività progettuali aventi carattere di continuità tra i diversi gradi di istruzione o di progetti elaborati da reti di scuole in collaborazione con enti locali, servizi territoriali, organi di polizia, associazioni ed enti”.

Questo recita la norma, questo intendono realizzare i soggetti coinvolti nel percorso intrapreso, in un’azione sinergica che vedrà protagonisti ragazzi e adulti, impegnati in un comune obiettivo:  il benessere  di tutti gli attori coinvolti nell’esperienza formativa.

 

 

 

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