di Leonardo Caponi.

Queste lunghe giornate chiusi in casa, in bilico tra l'attesa che tutto torni presto come prima e l'angoscia che possa non accadere, suggeriscono un ventaglio di pensieri e riflessioni sulle civiltà e i valori umani che le informano.
Il virologo della Casa Bianca ha pianficato, per gli Stati Uniti, 200mila morti. Poche settimane fa il premier inglese, con un discorso forse leggermente forzato dai media ma fedele nella sostanza, aveva fatto riferimento all'inevitabile scrificio di molte vite umane (i vecchi) per ottenere l'immunità per la razza umana. Realismo o cinismo? Forse tutte e due, ma io propendo, in prevalenza, per il secondo.
E' chiaro che questi due modi di pensare e vedere le cose fanno riferimento ad una concezione darwiniana dello sviluppo umano che, particolarmente negli Usa, è stata la base della formazione di quella società. "La dura legge del west, dove i più deboli soccombono" ha contagiato in realtà tutto il Paese e dall'epopea del Winchester e della Colt, si è trasferita a Wall Street, mella grande sala delle contrattazioni, forse più violenta e impietosa delle sconfinate praterie del Texas, dell'Arizona o della California.
Ho sempre immaginato il confronto tra questa cultura (il cui prodotto è anche una mentalità prepotente e nazional reazionaria) e quella della nostra vecchia Europa che, con agenti anche diversi tra loro, dalle lotte dei lavoratori al solidarismo cattolico, ha, per molti decenni del dopoguerra, realizzato una società più umana e meno affaristica, caratterizzata dal welfare e da uno spirito di comprensione e aiuto tra gli uomini maggiore.
Poi, a partite dalla fine degli anni '80, la cultura disumana della competizione ha invaso anche l'Europa e l'ha piegata a se stessa e ai suoi valori. Il mercato e l'impresa hanno sostituito l'uomo e l'umanità. Per cui anche la sciagura della pandemia può essere ritenuto, da molti ricchi (ho in mente l'esempio di Urbano Cairo), come lo strumento per sviluppare il proprio businnes o comunque come una normale e inevitabile prassi da seguire (in una logica darwiniana appunto) per migliorare e rafforzare la specie.
Dopo il virus tutto cambierà, dicono. Forse, ma ho l'impressione che chi domina il mondo occidentale oggi, difficilmente si rassegnerà a passare la mano, anzi senza qualcuno che gli opponga, mirarà a rendere il suo modo di pensare più forte e contagioso.

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