PERUGIA - "Sui temi importanti per la nostra regione c'è bisogno che maggioranza e opposizione trovino una reale convergenza. Seppur nel rispetto delle differenze politiche": a dirlo all'ANSA è il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Marco Squarta. "La nostra regione - ha aggiunto - ha mille problemi, in primis quelli legati al terremoto, visto che dopo oltre tre anni la situazione per le zone colpite resta ancora molto critica e le popolazioni sono in grande difficoltà".

Il presidente ha quindi ricordato anche le difficoltà legate all'economia e al lavoro, "i dati sul Pil sono allarmanti", invitando quindi tutte le forze politiche "a lavorare fin da subito pensando al bene degli umbri e poi alla visibilità dei partiti".
Parlando di come intenderà guidare i lavori dell'Assemblea, Squarta ha poi assicurato che il suo impegno sarà teso ad essere "il presidente di tutte le forze politiche, anche se non rinnego il mio passato e la mia appartenenza politica" ed ha quindi ricordato i suoi trascorsi in Alleanza nazionale e la sua militanza attuale in Fratelli d'Italia, citando, come aveva fatto nel suo discorso di insediamento, figure storiche della destra umbra e perugina come Marzio Modena e Luciano Laffranco.

"Essere il primo presidente di centrodestra del Consiglio regionale dell'Umbria (nonché quello più giovane ad assumere la carica - ndr) mi emoziona", ha anche affermato. "Cercherò di portare all'interno dell'Assemblea - ha quinri concluso - i valori della destra in termini di partecipazione, libertà, democrazia e difesa delle proprie identità nazionali e quindi territoriali, ma sempre nel rispetto della stessa Assemblea".

Sisma/"La ricostruzione non c'è: responsabilità regionali del passato ma anche del Governi nazionali"

"La ricostruzione post terremoto non c'è, con responsabilità regionali del passato, ma anche dei governi nazionali perché molte volte le Regioni subiscono le norme dettate": ha poi dichiarato il presidente del consiglio regionale dell'Umbria, Marco Squarta, intervistato dall'ANSA.

"Occorre lavorare insieme - ha quindi sottolineato - per arrivare a normative regionali e nazionali snelle".
"La burocrazia - ha infine invitato - si faccia da parte, adesso è il momento di dare un segnale forte, perché non è immaginabile che dopo tre anni tutto sia ancora fermo".
 

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