SPOLETO - Si è chiusa con successo la sessantaduesima edizione del Festival di Spoleto. Durante il concerto di chiusura, con le istituzioni nazionali presenti per testimoniare vicinanza a quello che è l'evento identitario più importante della nostra città, il Sindaco ha espresso rammarico per spazi culturali inagibili a causa di una ricostruzione post sisma non ancora ripartita. 

Il riferimento è al Chiostro San Nicolò, spazio teatrale importantissimo per la nostra città, chiuso ormai da tre anni. 
La stessa attenzione meritano quei cittadini che a causa del sisma vivono ancora il forte disagio di una situazione di precarietà abitativa o i commercianti che sono stati costretti a spostamenti per locali commerciali lesionati lasciando vuote intere zone del centro storico. 

Cosa aspettano De Augustinis e la Lega a sollecitare il Governo per velocizzare la ricostruzione? Cosa sta facendo il commissario Farabollini? 

Il Festival non sia unicamente una passerella ma occasione di dialogo e richieste di impegni precisi e incisivi per la nostra città. 
Lo dobbiamo al Festival, lo dobbiamo a Spoleto che della cultura ha fatto la sua mission, ma soprattutto lo dobbiamo a chi, tra i nostri concittadini, ancora aspetta di rientrare nella propria casa.  

Partito Democratico di Spoleto

 

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