SPOLETO, ILLEGITTIMO IL CONTRATTO INTEGRATIVO DECENTRATO
Accertata la condotta antisindacale dell’amministrazione comunale. È quanto ha stabilito il Tribunale di Spoleto accogliendo integralmente il ricorso presentato da FP CGIL, UIL FPL e CSA R.A.L.
Il Giudice del lavoro, dott.ssa Marta D’Auria, ha confermato in toto la fondatezza delle motivazioni rappresentate dalle sigle sindacali, stigmatizzando l’uso distorto della libertà negoziale operato dall’amministrazione comunale e asserendo che, in merito alle progressioni economiche orizzontali (PEO) lo sbarramento del 35% che la parte pubblica voleva imporre, penalizzando una larghissima parte del personale, “non è stato previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”, che invece indica l’adozione di un criterio di selettività che la parte sindacale aveva comunque inserito nella propria proposta.
Un comportamento, quello tenuto dalla parte pubblica durante la trattativa per la stipula del Contratto Integrativo Decentrato (CID), che ha prodotto “un’apprezzabile lesione delle prerogative sindacali”, avviando il confronto solo sulla proposta minoritaria presentata dalla Cisl “pur in presenza della proposta maggioritaria della R.S.U.”.
Non solo. Entrando nel merito delle motivazioni il Giudice del lavoro ha sancito l’assoluta illegittimità del Contratto Integrativo Decentrato firmato dalla parte pubblica e dalla Cisl a dicembre 2020, ribadendo inoltre che, non potendo esserci un vuoto normativo, per il 2020 dovrà essere applicato il contratto precedente.
Di fatto la sentenza, oltre ad accertare la natura antisindacale della sua condotta, vieta espressamente all’amministrazione comunale di reiterare, in futuro, gli stessi comportamenti, condannandola al pagamento delle spese legali e ordinando al contempo di riaprire immediatamente “le trattative negoziali con l’intera delegazione sindacale rappresentativa degli interessi del personale”.
A riguardo questa mattina la R.S.U. del Comune di Spoleto ed i rappresentanti territoriali di FP CGIL, UIL FPL, CSA e USB hanno chiesto formalmente all’amministrazione comunale di riprendere le trattative per il rinnovo del CID e di provvedere al pagamento del salario accessorio di tutti i dipendenti dell’Ente.
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