"Gravissima la situazione degli anziani ospiti della residenza protetta Opere Pie Donini di Perugia. Ci sarebbero una decina di positivi ed altri trasferiti negli ospedali, in alcuni casi con situazioni molto gravi. Anche il personale risulterebbe contagiato al 50%. Come Spi Cgil di Perugia, chiediamo un urgente incontro al presidente delle Opere Pie Donini e al direttore generale della azienda USL Umbria 1. Vogliamo capire la situazione e chiedere che vengano messe in atto tutte le azioni necessarie a tutelare gli anziani”, Così in una nota Luciano Campani, segretario della lega Spi Cgil Perugia-Corciano-Torgiano, e Mario Bravi, segretario provinciale dello Spi Cgil di Perugia.
"Ricordiamo inoltre che questa situazione al Donini, si somma alla già preoccupante situazione del Seppilli e del Fontenuovo di Perugia - continuano i sindacalisti dello Spi - In occasione della discussione nel mese di dicembre sulla situazione del Seppilli, il dottor Massimo D’Angelo, direttore sanitario della Usl Umbria 1, si era assunto l’impegno con Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, di realizzare un monitoraggio settimanale sulla situazione degli ospiti nelle Rsa. Impegno totalmente disatteso. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile”. 
Nel frattempo l'Umbria è arrivata a contare 959 decessi, con il 90% delle vittime che sono over 60. "Serve accelerare la campagna di vaccinazione, renderla accessibile a tutti e per quanto riguarda gli anziani nelle Rsa mettere in campo tutte le iniziative necessarie - concludono Campani e Bravi - Per questo è fondamentale riattivare il confronto anche con i sindacati dei pensionati".
 

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