PERUGIA - Lunedì 10 settembre, in vista della riapertura al traffico commerciale della tratta Città di Castello-Umbertide-Ponte San Giovanni (Perugia) della Ferrovia Centrale Umbra, si svolgerà – come noto - una iniziativa per la riconsegna dell'infrastruttura, a seguito dei lavori di rifacimento dell'armamento e di ripristino di alcuni impianti tecnologici.

L'iniziativa prevede la partenza di un "mezzo d'opera" ferroviario dalla stazione di Città di Castello, alle ore 10. Da Umbertide, invece, alle ore 11 è prevista la partenza di un convoglio dedicato, con arrivo a Ponte San Giovanni alle ore 12 circa, dove si svolgerà una conferenza stampa  con interventi della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini; Maurizio Gentile, Amministratore delegato di RFI; Paolo Colombo, Presidente Busitalia; Stefano Rossi, amministratore delegato di Busitalia; l'assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture, Giuseppe Chianella; il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, mentre i sindaci di Città di Catello, Luciano Bacchetta, e di Umbertide, Luca Carizia, rivolgeranno un loro saluto presso le rispettive Stazioni FCU, in concomitanza con la partenza del convoglio dedicato.

Quanto alla ripresa dell'esercizio commerciale della FCU, a seguito di una richiesta di integrazione documentale avanzata da ANSF (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) inviata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 7 settembre, la data verrà comunicata in esito ad un incontro tecnico previsto per i primissimi giorni della prossima settimana.

Sulla vicenda c’è da segnalare una immediata presa di posizione del portavoce del centrodestra nell'Assemblea legislativa umbra, Marco Squarta, che ha chiesto di "attivare urgentemente il Comitato per il controllo e la valutazione degli atti affinché sia convocato l'assessore regionale ai Trasporti Giuseppe Chianella per fare chiarezza" sullo slittamento della ripresa del traffico sulla tratta Umbertide-Ponte San Giovanni della Fcu a seguito di una richiesta di integrazione documentale avanzata dall'Agenzia nazionale per la sicurezza.

"Ci sembra assurdo e vorremmo sapere cosa sta succedendo" sostiene Squarta, che aggiunge: "Nei giorni scorsi avevamo appreso dell'inaugurazione in pompa magna, lunedì, per poi dover constatare che i treni avrebbero viaggiato a 50 chilometri orari in quanto non ancora installata la necessaria tecnologia che prevede la gestione, il controllo e la protezione del traffico. Adesso veniamo a sapere che l'Agenzia per la sicurezza fa rinviare di qualche giorno la ripresa dei servizi, e la cosa ci preoccupa molto: cosa vuol dire? Non c'è sicurezza?".
 

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