CASCIA - Consegnato questo pomeriggio a Cascia il secondo modulo abitativo provvisorio, che potrà ospitare fino a cinquanta persone. Sempre a Cascia, presso il Centro operativo comunale, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ho avuto un incontro con il sindaco della città, Gino Emili, presenti anche i membri della Giunta comunale ed alcuni rappresentanti del Consiglio comunale. Un incontro nel corso del quale il sindaco Emili ha rappresentato alla presidente le esigenze prioritarie in vista dell’avvio della ricostruzione post sisma, sottolineando la necessità di nuove regole urbanistiche che siano in grado di favorire la ricostruzione degli edifici privati e pubblici, in totale sicurezza e secondo innovative caratteristiche. Il sindaco ha sottolineato il fatto che molti danni li hanno riportato soprattutto edifici privati e pubblici costruiti negli anni ’60.

A Cascia, inoltre, dovrà essere predisposto un piano di ricostruzione che, accanto a quella privata, possa affrontare quella degli edifici pubblici e strategici, dalle scuole all’ospedale, alla sede del Municipio. Altro tema posto nel corso della riunione, e definito anch’esso strategico e prioritario, quello della viabilità e di un adeguato collegamento con Norcia e quindi con  la principale arteria stradale del comprensorio, un  tema questo pre-esistente, ma di cui  gli eventi sismici hanno messo in evidenza l’urgenza delle soluzioni.

Ha presidente Marini, nel prendere atto delle questioni poste ha assicurato la massima attenzione. Accompagnata dal sindaco ha voluto poi recarsi ad Avendita per incontrare i cittadini ospitati nel modulo abitativo provvisorio consegnato nella giornata di ieri, per salutare i cittadini e rassicurarli circa il forte impegno delle istituzioni per l’avvio dei lavori sia di realizzazione delle ‘casette’ sia della vera e propria ricostruzione.

Successivamente la presidente ha raggiunto anche il Coc di Norcia per un ulteriore sopralluogo e per una verifica dell’andamento dei lavori di realizzazione degli altri moduli abitativi e delle ‘casette’, sia nel capoluogo che nelle frazioni, così come dei moduli abitativi per gli agricoltori e le stalle provvisorie per il ricovero degli animali.

 

 

 

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