PERUGIA - “Stanno piovendo multe sui tanti cittadini terremotati, sulle tante famiglie che, dopo le scosse del 30 ottobre 2016, per difendersi dal gelo e nell'assenza totale dello Stato, si rifugiarono in situazioni di emergenza, pure a loro spese. È necessario almeno accordare deroghe temporanee”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle all'Assemblea legislativa, Andrea Liberati, facendo riferimento ad una “inchiesta giornalistica che ribadisce per tabulas quel che prefigurammo mesi or sono”.

Liberati sottolinea che “a Norcia e nelle zone colpite dal sisma dello scorso anno ancora mancano oltre 700 casette che saranno integralmente pronte tra diversi mesi, a dispetto delle molteplici e reiterate rassicurazioni della presidente Catiuscia Marini, puntualmente smentite dai fatti. La stessa presidente, anziché difendere i suoi e nostri concittadini, pretendendo dal Governo doverose deroghe temporanee fino alla fine dell'emergenza, ha fatto l'opposto. Come annunciato in Aula sin dal maggio 2017, in risposta a una nostra interrogazione sul tema (https://www.facebook.com/andrealiberatim5s/videos/1879052335690527/(link is external)).

Quindi – spiega il consigliere regionale - nessuna deroga e, conseguentemente, una pioggia di sanzioni, andando oltretutto ad appesantire il sistema giudiziario che, a sua volta, sarà inondato di ricorsi da parte di famiglie colpite da provvedimenti iniqui, visto il palese stato di necessità di chi ha dovuto procedere da solo per tutelare la propria vita, veramente a rischio per il gelo delle zone montane e vista la perdurante assenza dello Stato”.

“Nessuno che in politica – aggiunge Liberati - si prenda la responsabilità di riconoscere il disastro gestionale di questo post-sisma che, non a caso, ha visto pure le dimissioni, prima, del capo della Protezione Civile, Curcio, e poi del Commissario alla Ricostruzione (che non c'è), Errani, entrambi protagonisti, assieme ad altri, di una vicenda umanamente e amministrativamente esecrabile per l'Italia e per l'Umbria. Il M5S chiede ancora una volta alla politica di tornare ad ascoltare i cittadini: se Governo e Regioni non sono ancora in grado di fornire rapidamente un tetto, è necessario almeno accordare deroghe temporanee a vantaggio dei tanti che hanno doverosamente difeso soltanto la vita della propria famiglia”.

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