NORCIA - E’ chiuso ed inutilizzato ormai da tre anni, da quando cioè Norcia fu colpita dal terremoto nel 2016. Soltanto oggi, grazie alla ricerca dei consiglieri comunali di opposizione, si scopre che il Palatennis nursino è perfettamente agibile e che non c’è nessun documento tecnico (scheda Aedes, verbali di sopralluogo, ecc.), né tantomeno ordinanze che attestino l’inagibilità e ne dispongano la chiusura, così come attesta una nota ufficiale dello stesso Comune.

Il Gruppo consiliare di Noi per Norcia ha così indirizzato un’interrogazione al sindaco Alemanno per chiedere conto di questa assurda situazione. “Perché, per sopperire alla mancanza del Palatennis – affermano i consiglieri Angelini, Coccia, Duca e Jambrenghi -, l’amministrazione comunale nursina pensò bene di acquistare una struttura pressostatica (un cosiddetto pallone) che impiantò sopra la pista di pattinaggio causando proteste e lamentele da parte dei tanti giovani nursini che utilizzavano quello spazio come punto di ritrovo, spendendo circa 120.000 Euro per l’acquisto e affrontando le spese di gestione in tutti questi anni”.

"Non solo – proseguono i consiglieri di Noi per Norcia – ma tre anni di non utilizzo e di abbandono con alcuni vetri esterni rotti hanno ovviamente causato ulteriori danni al Palatennis. E’ giusto allora che i cittadini di Norcia conoscano i motivi di questa incresciosa pagina di cattiva e superficiale amministrazione che ha causato ulteriori disagi, ha tolto alle ragazze ed ai ragazzi nursini la disponibilità di due impianti sportivi (palatennis e pattinaggio), ha comportato ingenti spese non necessarie e comporterà ulteriori spese per riportare alla piena funzionalità i due impianti, con evidenti responsabilità di danno erariale per il bilancio del Comune (o della Protezione Civile…)”.

Per questi motivi i consiglieri di "Noi per Norcia" chiedono al Sindaco di conoscere chi ha disposto la chiusura del Palatennis e per quale motivazione, in questi tre anni, non si è mai provveduto alla riattivazione della struttura che avrebbe comportato un costo assolutamente limitato invece delle ingenti spese sostenute per l’acquisto e la gestione del “pallone”; a chi era affidata la gestione del palatennis e a chi è affidata la gestione del “pallone” e quali tariffe vengono applicate dall’eventuale gestore.

Ovviamente i consiglieri Angelini, Coccia, Duca e Iambrenghi concludono la loro interrogazione con la richiesta al Sindaco di rendere immediatamente fruibile alla popolazione il Palatennis ed a rimuovere contemporaneamente la struttura pressostatica (il “pallone”)  dalla pista di pattinaggio ripristinando così anche questo impianto ed interrompendo le spese inutili di cui il Comune di sta facendo carico.

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