ROMA - "In un terremoto ci sono sempre simboli e situazioni più strutturate: ebbene, Castelluccio di Norcia un simbolo lo è". Lo ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio nel corso di un Forum all'ANSA.

"Al 30 ottobre scorso la situazione delle infrastrutture" in quel luogo "è molto complicata, e peraltro avevano già problemi di manutenzione. Nella legge di dicembre con un soggetto attuatore in capo ad Anas e a tutti gli enti, sono stati approfonditi i temi della viabilità”.

“Questo soggetto - ha aggiunto Curcio - ha presentato due piani stralci e una quota parte di questa viabilità riguarda anche Castelluccio di Norcia. Poi si è lavorato per mettere insieme tutti i soggetti. Le valutazioni tecniche tengono sempre conto della necessità della riapertura di questi simboli, però con un sistema di sicurezza all'altezza".

“Stiamo anche lavorando alla riduzione delle zone rosse" nei centri terremotati, ha anche detto Curcio, aggiungendo che i sindaci e tutti gli altri soggetti, dai vigili del fuoco ai volontari, "hanno strappato metro per metro strade e piazze alle macerie”. Ricordando però che non sarà possibile eliminare del tutto le zone vietate. "Un nocciolo duro – ha concluso - rimarrà e non sarà riducibile fin quando non ci sarà la pianificazione strategica per la ricostruzione".

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