PERUGIA - “È trascorso ormai un anno dal terribile sisma dell'ottobre 2016. Da allora sappiamo, soprattutto, il tanto che purtroppo non è stato fatto”. Così i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) che ricordano come il loro Movimento abbia incalzato “quotidianamente il Governo e le Regioni del cratere, con decine di interrogazioni e di note”.

“Innumerevoli segnalazioni di famiglie e imprese – scrivono gli esponenti pentastellati - non trovano riscontro negli uffici della Regione e dei Comuni, nonostante la buona volontà di alcuni funzionari. Preoccupante del pari è che le loro denunce, regolarmente trasformate in atti del M5S, spesso rimangano al palo, senza risposta. Senza ascolto. Uno degli aspetti più esecrabili di questa vicenda è che, un anno dopo, nonostante le reiterate promesse dell'ex commissario Vasco Errani e della presidente Catiuscia Marini, manchi ancora un tetto di emergenza a migliaia di persone e le lucrosissime Sae (Soluzioni abitative in emergenza) arrivino col contagocce”.

“Al contempo – aggiungono - molti residenti vengono pure diffidati, multati e segnalati alle Procure solo per aver difeso la propria vita dai rigori dell'inverno. Infatti hanno commesso il più grave dei 'peccati': posizionare temporaneamente una casetta accanto alla casa distrutta. Elevatissima, poi, la pressione psicologica su chi ha perso il lavoro. Tante le famiglie costrette ad andarsene, perché deprivate di qualsiasi reddito. Intanto – rimarcano - le macerie stazionano ancora lì, quasi ovunque, in brutta vista, a simboleggiare l'inconsistenza di uno Stato che sembra aver gettato la spugna sin dall'inizio, incapace di vere attenzioni, fuorché per gli amici degli amici, mentre la ricostruzione privata non parte affatto”.

“E come mai – si domandano -? Cosa blocca la presentazione dei progetti? Esistono forse incertezze sull'erogazione del contributo? E con quali materiali si intende edificare, visto che, in non pochi casi, sarà addirittura la terza volta in meno di 40 anni? Su questo e molto altro – spiegano Liberati e Carbonari - è necessario confrontarsi al più presto, visto tutto il tempo sinora perso nella palude delle indecisioni: occorre indicare ai cittadini coinvolti la più credibile e concreta prospettiva in loro favore, se la Regione è in grado di costruirla, come si spera. Il Movimento 5 Stelle chiede pertanto la rapida convocazione di una seduta straordinaria dell'Assemblea legislativa sul post sisma. Si tratta – concludono - di un confronto pubblico necessario per capire come superare gli evidenti limiti di questa gestione. Per capire se esista e quale sia il futuro della nostra gente”. 

 

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