TERNI - Nel pomeriggio del 10 novembre scorso una 45enne si era recata presso la Stazione Carabinieri di Todi ove aveva denunciato di essere stata vittima di una rapina presso un distributore di carburanti ubicato sul tratto ternano della E45. Secondo il suo racconto, due uomini, a bordo di una moto di grossa cilindrata, si erano avvicinati alla sua autovettura e, dopo averla minacciata con un coltello, l’avevano costretta a consegnare loro la borsa contenente soldi in contanti ed un carnet di assegni bancari fuggendo poi a gran velocità.

Sul posto si portavano immediatamente i Carabinieri della Stazione di Acquasparta (TR), competenti per territorio, che iniziavano tutte le attività d’indagine del caso, visionando le immagini della videosorveglianza e raccogliendo le versioni di alcuni delle persone presenti all’orario indicato dalla vittima. Già all’esito delle prime verifiche la dinamica dell’evento riferita nella denuncia dalla donna iniziava a vacillare: nessuna l’aveva mai vista entrare nel bar annesso al distributore di carburanti, né la sua autovettura era mai transitata in quella piazzola di sosta, così come non era mai transitata alcuna motocicletta. Approfondendo le verifiche, emergeva poi come la stessa donna avesse già, qualche mese prima, denunciato una rapina simile, che sarebbe avvenuta nel viterbese con le medesime modalità, anche in quel caso senza alcun riscontro oggettivo.

All’esito delle investigazioni, riscontrato come la rapina non sia mai avvenuta, la donna è stata quindi deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni per simulazione di reato.

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