PERUGIA - La presa di posizione del comitato Progetto Fontivegge è la dimostrazione che le politiche di Romizi sulla sicurezza hanno fallito. 

Gli annunci a proposito di progetti di riqualificazione del quartiere sono rimasti solo annunci. 

Le promesse di aumento della presenza delle forze dell’ordine alla Stazione sono rimaste solo promesse. 

I rimpatri e gli arresti degli stranieri che delinquono, tanto sbandierati da Salvini, non sono aumentati. 

Non si possono, però, nascondere i fallimenti della Giunta Romizi e del Ministro Salvini dietro proposte populiste che soffiano sul fuoco del razzismo e della xenofobia. Rendere la zona off limits per i rifugiati, inoltre, non servirebbe a nulla.

A Fontivegge non ci sono progetti Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, l’unico che c’è a Perugia è in Via del Favarone) e vi abitano pochissimi rifugiati ospiti in case affittati dai Cas (Centri Accoglienza Straordinaria). 

La Stazione è un luogo di ritrovo interregionale, e non è cambiando casa a una decina di richiedenti asilo che si risolve il problema della sicurezza. I rifugiati comunque sono liberi di spostarsi dove vogliono, o vogliamo mettere un check point a Madonna Alta o costruire un bel muro in fondo a Via della Pallotta?

La realtà è che in Umbria i rifugiati sono circa 1.800 (1.400 circa nei Cas e 400 negli Sprar). Il modello umbro di accoglienza ha distribuito queste poche presenze in tutto il territorio suddividendoli in piccoli gruppi. Non c’è nessun ghetto per rifugiati in Umbria, e non ci sono stati particolari problemi. 

Non bisogna confondere i rifugiati con i criminali comuni, i quali, a prescindere dalla nazionalità, devono andare in galera, ma questo è compito del Ministro dell’Interno (a proposito: non pervenute le promesse pro Perugia sbandierate dalla destra nelle ultime campagne elettorali).

Compito di una città e del Sindaco è operare per promuovere l’integrazione che è la miglior politica per garantire la sicurezza, peccato che Salvini abbia tagliato i fondi e abbia buttato per strada migliaia di rifugiati. 

Non nascondiamoci dietro proposte sbagliate e inutili. Se vogliamo lavorare per riqualificare Fontivegge noi, come sempre, faremo la nostra parte. Su questo lanciamo la sfida alla Giunta Lega-Romizi e siamo pronti a confrontarci con il comitato e con i cittadini.

Gruppo consiliare del Pd di Perugia

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