E’ necessario dare risposte rapide e concrete alla questione sollevata dai numeri molto problematici  - datati 31.12.2017, concernenti la dotazione organica dei servizi veterinari dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende  USL umbre. In gioco c’è il futuro dei Servizi per la sanità animale e per la sicurezza alimentare, con possibili gravi conseguenze anche sulla salute dei cittadini. Se si intende ancora considerare la Sanità pubblica come modello di riferimento da salvaguardare, includendo aspetti importanti come quello della prevenzione primaria, che presenta un buon rapporto costo-benefici, è bene che le Istituzioni tutte si rendano conto delle criticità attuali e future presenti in questo ambito. 

A fronte di una dotazione organica complessiva, a livello regionale, di 102 veterinari dipendenti e 22 convenzionati, sono ben 54 quelli che, ormai, superano abbondantemente i  60 anni e sono prossimi al pensionamento .

Ciò significa che, entro i prossimi tre anni, più della metà della dirigenza veterinaria sarà scomparsa e i controlli ufficiali sulle filiere, dall’animale vivo al prodotto finito e pronto per il consumo, saranno seriamente inficiati nel loro svolgimento, qualora non si attivino, prima possibile, concorsi pubblici per assumere nuovo  personale, attingendo dalla disponibilità di tanti giovani disoccupati.

Da considerare, poi, che per formare adeguatamente le nuove leve, servirebbe un congruo periodo di affiancamento ai molti  professionisti competenti ed esperti tuttora in servizio , prima che questi escano dal SSN. E' bene quindi attivarsi prima possibile per non rischiare di rimanere scoperti con gli organici e di sbloccare i corsi di specializzazione per la formazione post-laurea dei giovani professionisti .  

Attilio Solinas

Consigliere regionale Art.1

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