PERUGIA – Non ci sta Walter Verini a fare la parte dell’asso pigliatutto, specie in una situazione politica confusa  come l’attuale con il rischio concreto di rimanere alla fine a mani vuote e, nella conferenza stampa di stamani  che tutti pensavano fosse stata  convocata per ufficializzare la sua candidatura a prossimo segretario umbro del Pd, ha messo fin da subito le cose in chiaro affermando che lui personalmente non ambisce ad assumere una così gravosa responsabilità ma, ha subito aggiunto, se, come è stato già fatto (sindaci, dirigenti locali, e quant’altro), qualcuno glielo chiederà allora farà la sua parte.

Insomma, Verini ci ha tenuto a ribadire che lui non si è mai candidato a nulla ed ogni volta che è sceso in campo lo ha fatto perché qualcuno glielo aveva chiesto ed in questa circostanza, dopo la batosta elettorale che ha travolto il Pd umbro, le sollecitazioni a dare una mano per rimettere in piedi la baracca sono state tante e lui è disposto a fare la sua parte badando in primo luogo alle esigenze collettive e al destino del partito, rispetto alle ambizioni personali. Perché – ha osservato - c’è un centrodestra pericoloso da fronteggiare e sarebbe da sciocchi continuare a guardare al proprio ombelico.

E per Verini le condizioni per risorgere ci sono: lo dimostrerebbe il fatto che laddove all’interno del partito non si è litigato all’ultimo sangue i risultati ottenuti sono stati straordinari.

Rimanendo in tema oggi ha preso la parola anche Vinicio Guasticchi, ovvero quello che viene universalmente indicato il principale avversario di Verini per la segreteria regionale. Lo ha fatto

per chiarire che non punta a sostituire l’attuale reggenza e si candiderà solo  al prossimo congresso regionale.

Questa comunque la nota diramata da Guasticchi.

 “Ascoltando attraverso le agenzie i social-network, siti e canali di comunicazione alcuni passaggi della conferenza stampa dell’onorevole Walter Verini, che stimo molto e apprezzo per la sua preparazione e onestà intellettuale, e valutando le domande poste da alcuni giornalisti, ho capito di non essere stato abbastanza chiaro quando ho palesato la volontà di candidarmi al congresso regionale per la segreteria”.

“Non ho mai avanzato la mia candidatura a sostituire l’attuale ‘reggenza’ composta da 4 commissari chiamati a guidare il partito fino al prossimo congresso – ha proseguito Guasticchi –, ma ho affermato che sarò candidato al congresso regionale, dove chiunque abbia consenso e credibilità politica può candidarsi senza chiedere avalli di sorta. Anche io ricevo giornalmente inviti ad assumere ruoli rilevanti, non da sindaci e amministratori, ma dalle tante persone che incontro e che mi danno la forza e mi sollecitano a impegnarmi in prima persona in questa ardua prova”.

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