di Redazione Contropiano

Un governo impazzito: allo studio l'idea di aumentare l'orario di lavoro dei docenti da 18 a 24 ore settimanali. In pratica, diventa di troppo un terzo degli insegnanti. Di molte cose si sentiva il bisogno, meno che di questa. E' noto infatti che le 18 ore di lezione "frontali" sono soltanto una parte del lavoro dei docenti (di ogni ordine  e grado, fino alle superiori), poi impegnati anche in consigli, scrutini, correzione compiti e preparazione delle lezioni.
E si può pensare ciò che si vuole della Cgil, tranne che di disporre di cattive informazioni.

 

Questo l'allarme lanciato un paio di ore fa da Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc.

"Il Governo Monti con la legge di stabilità sferra un ulteriore attacco al welfare e al lavoro pubblico. Per la scuola, oltre all’ulteriore blocco dei contratti e degli scatti d’anzianità fino al 2017, l’ultima trovata è l’aumento dell’orario di lavoro a 24 ore a parità di salario per le scuole secondarie superiori. Le conseguenze saranno maggiori carichi di lavoro per i docenti, la riduzione di migliaia di supplenze per gli spezzoni e di quelle brevi. Si tagliano quindi ulteriormente organico e risorse alla scuola pubblica in perfetta continuità con il Governo Berlusconi. Ormai è evidente a tutti che questo Governo, pur di difendere gli interessi delle banche e della speculazione finanziaria, affossa i diritti dei lavoratori e lo stato sociale. Vogliono privatizzare il sistema d’istruzione e la ricerca pubblica ritenuti un lusso che il Paese non può permettersi. Al Ministro Profumo vorrei raccomandare di non vendere più fumo perché è responsabile del caos nel quale è iniziato l'anno scolastico e del peggioramento della qualità dell'offerta formativa. Con le sue scelte demagogiche,come quella del concorso, cerca solo pubblicità mediatica.

 

Classi sovraffollate, edifici insicuri, licenziamento di migliaia di ata e docenti, provvedimenti assurdi come quello relativo alla riconversione di docenti inidonei e itp, l' aumento dei contributi a carico delle famiglie e il mancato trasferimento alle scuole dei fondi contrattuali stanno gettando scompiglio tra i lavoratori, gli studenti e le famiglie. Ora basta! Lo sciopero del 12 Ottobre e le tantissime manifestazioni programmate insieme agli studenti chiederanno un radicale alternativa alle politiche del Governo Monti e del Ministro Profumo. I diritti dei lavoratori non sono merce".
A 48 ore dallo sciopero della scuola, e dalle manifestazioni organizzate dagli studenti praticamente in tute le città italiane, la rivelazione dei progetti del ministro "bastonatore" Profumo - che solo due giorni fa aveva promesso "molto bastone e poca carota per allenare il paese" - suona come una provocazione pesnate. Che deve ricevere una risposta all'altezza.

 

Fonte: contropiano.org

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