La sconfitta di Renzi, per quanto ancora parziale, è un fatto indubbiamente positivo. Egli rappresenta la parte più aggressiva del potere economico-finanziario. Il fatto che sia vastamente impopolare non lo rende meno pericoloso. Come si è visto in queste settimane, può disporre liberamente di tutti i grandi mezzi di informazione, fatto che certo non si registrerebbe nel caso di chi volesse mettere in crisi il governo da posizioni di sinistra. Ciò detto, il governo resta debole non solo per i numeri ma perché non ha definito con chiarezza un'altra prospettiva, diversa da quella renziana come dalla destra nazional-populista. Lo scontro con Italia Viva è stato concentrato sull'incomprensibilita' della crisi anziché esplicitare che in gioco doveva essere la difesa minima di interessi popolari diffusi. Questo atteggiamento di Conte è dei suoi sostenitori nasce da ragioni di merito, perchè questo governo non è frutto di una chiara scelta di campo, e per ragioni tattiche, dovendo cercare di raccogliere il sostegno di parlamentari collocati più a destra nello spettro parlamentare. Ma strategicamente conferma la debolezza dell'Esecutivo, la contraddittorietà della sua maggioranza e l'inadeguatezza rispetto alla necessaria rottura con le politiche neoliberiste che è l'unica strada per risolvere i problemi strutturali del paese e avviare un diverso modello di sviluppo.

 

Tratto da post facebook di Franco Ferrari

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