«Mettersi di nuovo al tavolo con il fondo immobiliare Polis al fine di ottenere, a spese di Esselunga, un progetto più ampio di rigenerazione urbana che abbia ricadute positive per la città di Perugia e non esclusivamente per il privato». È quanto chiede la consigliera di opposizione Margherita Scoccia alla giunta comunale di Perugia. «I contatti con il fondo immobiliare sono iniziati nel 2023 quando ero assessore all’urbanistica - spiega la Scoccia -. L’intenzione era già quella di realizzare, per Esselunga, un’area commerciale gigantesca di circa seimila metri quadrati nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo in zona Settevalli, il primo insediamento del colosso in Umbria. Considerata l’imponenza dell’investimento, per milioni di euro, avevo chiesto di far riqualificare, a spese del privato, l’intera area piuttosto degradata di via Piccolpasso. Avevo sollecitato un progetto di qualità che potesse comprendere nuove strade, marciapiedi, ciclovie, illuminazione e la piantumazione di nuovi alberi. La proposta di massima che mi è arrivata per il recupero di quell’area dismessa, quindi oggetto di variante al piano regolatore, l’ho considerata insufficiente a soddisfare le esigenze del Comune in termini di raggiungibilità e sostenibilità, e non se ne è fatto più niente». 
«Oggi, a distanza di un anno e con una nuova maggioranza, non solo assistiamo al voto favorevole di alcuni esponenti della sinistra da sempre contrari alla realizzazione di strutture commerciali grandi ma mai grandi come questa che, per intenderci, avrebbe le dimensioni di Decathlon - spiega l’esponente di Fratelli d’Italia - ma apprendiamo che la giunta non ha avanzato nessuna richiesta ai proponenti quando, invece, si sarebbe potuto alzare, eccome, il tiro, ingaggiando una trattativa che potesse soddisfare gli interessi economici della città. Nei fatti, per rincorrere i tempi stretti dei cantieri del Brt, la cui rotonda si sarebbe comunque potuta realizzare, si è perduta un’occasione importante per mettere a posto l’area di via Piccolpasso che in tempi di ristrettezze dei fondi comunali avrebbe potuto beneficiare di un restyling urbano a spese del privato». 
Conclude Margherita Scoccia: «In questo modo l’insediamento commerciale di Esselunga, grande il triplo rispetto agli altri supermercati, non è più un’opportunità per la città ma un’occasione mancata. Il suo insediamento comporterebbe inevitabili ripercussioni in un’area commercialmente satura nella quale non se ne avverte l’esigenza. Sarebbe il sesto supermercato in via Settevalli. L’ultima considerazione, non proprio secondaria, è legata alla condivisione delle decisioni di questa amministrazione e quindi al grado di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte. Anche in questo caso il tanto sbandierato binomio ‘dialogo e partecipazione’ non ha avuto successo».
 

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